Franco Serantini 50 anni dopo: l’imperativo del ricordo

Università di Pisa – Cdl in Storia
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Biblioteca Franco Serantini

Franco Serantini 50 anni dopo:
l’imperativo del ricordo

Venerdì 25 marzo, ore 17
Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa
Piazza San Paolo all’Orto, Pisa

Copertina del libro di Michele Battini “Andai perché ci si crede - Il testamento dell’anarchico Serantini” (Sellerio editore Palermo)

Discutono del libro:

  • Stefano Gallo, CNR e Biblioteca Franco Serantini
  • Silvia Pinelli
  • Soriano Ceccanti
  • Ilaria Cucchi
  • Mariamargherita Scotti, Istituto Ernesto De Martino

Libreria Ghibellina
Sellerio editore Palermo

 

Bando di selezione progetto La Casa del Rione Sanità

Rione Sanità

Vi segnaliamo che l’AISO, con altri, ha indetto un Bando di selezione per l’ammissione di 25 destinatari alla Scuola-laboratorio per “narratori di comunità” che si inserisce nel progetto La Casa del Rione Sanità. Racconti di orgoglio e giustizia sociale.
Per maggiori informazioni vedi qui.

Campagna di crowdfunding per “ilPartito”

ilPartito - Logo

Da ieri, domenica 14 marzo 2021, ha avuto inizio la campagna di crowdfunding sostenuta dall’associazione Rosso un fiore per il finanziamento del progetto ilPartito, spettacolo teatrale e musicale messo in scena in occasione del Centenario della fondazione del Partito Comunista d’Italia divenuto poi PCI.

Protagonista in scena sarà il Coro Inni e Canti di Lotta che con Giovanna Marini da oltre 30 anni presso la Scuola di Musica Popolare di Testaccio testimonia la memoria del canto politico e popolare che ha accompagnato le lotte sociali in Italia fino al nostro presente.

Questo progetto parte da un’opera musicale di Fausto Amodei, importante musicista e autore di canti divenuti patrimonio di molti. Nel lontano 1974 mise in musica la storia della fondazione del PCI ispirandosi al Diario di trent’anni (1913-1943) di Camilla Ravera, una fondatrice del partito, poi deputata e senatrice a vita. In occasione del Centenario Amodei ha pensato di affidare alle sapienti mani di Giovanna Marini la messa in scena dell’opera.

Contemporaneamente alla preparazione dello spettacolo proseguono i lavori per l’iniziativa editoriale: un almanacco del centenario, volume di circa 200 pagine. Partendo dalla struttura dell’opera di Amodei, cercherà di descrivere la situazione sociale, politica e culturale in cui 100 anni fa avvennero i fatti narrati. Sarà allegato anche un doppio CD registrato durante le prime repliche in teatro.

Il processo di realizzazione dello spettacolo va avanti da oltre un anno con impegno e caparbietà dei cantanti e dei professionisti coinvolti nonostante la pandemia. Un lavoro il cui compimento è determinato anche dai fondi che Rosso Un Fiore riuscirà a raccogliere attraverso questa campagna di finanziamento.

Altre info

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ilpartito@rossounfiore.it

Torna in libreria “Morte e pianto rituale”

Il 2 febbraio torna in libreria Morte e pianto rituale di Ernesto de Martino, a cura di Marcello Massenzio, Einaudi, 2021.

Morte e pianto rituale - Copertina

La riedizione del capolavoro demartiniano consente di riscoprire in tutta la sua complessità, al di là dell’interpretazione convenzionale che enfatizzava la portata della componente meridionalista, un impianto teorico eccezionale, frutto del concorso di molteplici saperi.
In questo libro Ernesto de Martino risale alle radici dell’esigenza umana di rifiutare la morte nella sua scandalosa gratuità e, di riflesso, procurare al defunto una «seconda morte» culturalmente definita, mediante il ricorso a determinate pratiche rituali. Tra queste, l’istituto del lamento funebre, rivolto ai vivi non meno che ai defunti, poiché la piena del dolore rischia di compromettere l’integrità della presenza dei sopravvissuti. Qui sta la funzione più profonda del pianto rituale, che non cancella la crisi del cordoglio ma l’accoglie in sé, trasformandola in disciplina culturale capace di mantenere il pathos al riparo dall’irruzione della follia. In ciò risiede la sua umanissima sapienza, il cui valore trascende i limiti storici di diffusione del fenomeno, e alla quale s’abbandona persino la Madonna al cospetto della morte del Figlio, nonostante l’accesa polemica cristiana contro il costume pagano. Dall’analisi del fenomeno, ridotto allo stadio di «relitto folklorico», scaturisce il bisogno di estendere l’analisi alle antiche civiltà agrarie del Mediterraneo, al cui interno l’istituto del lamento funebre visse la stagione del suo massimo splendore, fino al progressivo declino, causato dallo scontro con il cristianesimo trionfante. De Martino si interroga infine sul problema della risoluzione laica della crisi del cordoglio, e l’Atlante figurato del pianto riflette mediante un sapiente uso delle immagini l’affascinante itinerario dell’Autore, che sollecita un confronto con l’Atlante Mnemosyne di Aby Warburg.

1940, la catastrofe

1940, la catastrofe

Vi segnaliamo l’uscita del video-racconto 1940, la catastrofe, realizzato dall’Anpi nazionale e ora disponibile online su Vimeo.

Come spiega Lara Crinò su «Repubblica»: «L’Associazione nazionale partigiani aveva previsto, proprio per lo scorso giugno, un grande convegno sulla ricorrenza, ideato in collaborazione con l’ufficio Storico dello stato maggiore dell’esercito, l’Istituto Ernesto de Martino, la Fondazione Giuseppe Di Vittorio e con il sostegno del Mibact. Il convegno non si è potuto svolgere, ma quel progetto non è stato abbandonato: si è trasformato invece in un videoracconto, intitolato 1940, la catastrofe, visibile gratuitamente sul sito dell’Anpi e sui suoi canali social. Nei prossimi mesi, la prospettiva è di diffonderlo nelle scuole (nell’ambito dell’accordo quadro che l’Anpi ha con il ministero dell’Istruzione) e nelle accademie militari, perché i primi destinatari dell’iniziativa sono proprio i giovani. Spiega infatti Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi, che il docufilm vuole contrastare la «riabilitazione postuma del fascismo e una conseguente delegittimazione della Resistenza, ma anche mettere in luce i valori della Costituzione repubblicana che dal buio della guerra è nata» (vedi l’articolo integrale).

Sulla pagina nazionale dell’Anpi trovate il resoconto della conferenza stampa, con stralci degli interventi del prof. Paolo Pezzino (presidente dell’Istituto nazionale «Ferruccio Parri») e di Gianfranco Pagliarulo (presidente nazionale dell’Anpi) e il messaggio del ministro della cultura Dario Franceschini.

All’organizzazione del convegno ha contribuito Valerio Strinati, membro del comitato scientifico dell’Istituto Ernesto de Martino, e al min. 1.57 del video-racconto vi segnaliamo l’intervento di Jacopo Tomatis su Guerra, musica e spettacoli nel 1940.

Inoltre è possibile scaricare la locandina del docu-film.