Reggio Emilia, 29 novembre: “La canzone anarchica tra storia sociale e impegno politico”

Copertina di un disco dei Dischi Del Sole, "Canti anarchici": virata a un colore tra il rosa e l'arancione abbastanza scuro, c'è una illustrazione in bianco e nero che raffigura un uomo in vestiti dimessi che, brandendo un pugnale e salendo il primo gradino della scaletta di un calesse guidato da due guardie, sta per accoltellare un altro uomo, vestito molto elegantemente, in piedi, che lo guarda con terrore, mentre un quarto uomo, ancora seduto sul sedile del calesse, sembra volerlo proteggere.

Nostra patria è il mondo intero, nostra legge è la libertà.
La canzone anarchica in Italia tra storia sociale e impegno politico

Giornata di studi promossa da Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, Amici dell’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa, Istoreco e Istituto Ernesto de Martino, a cura di Enrico Acciai, Gemma Bigi, Mariamargherita Scotti, Claudio Silingardi

Fin dalle origini del movimento, il canto ha accompagnato l’evoluzione storica dell’anarchismo italiano tra innologia, canto sociale e canto politico, dialogando e contaminandosi con altre esperienze politiche e culturali del panorama italiano tanto che, nel dopoguerra, ha avuto non infrequenti richiami nella popular music e nel cantautorato d’autore. Dato il carattere transnazionale del movimento, non poche sono state inoltre le intersezioni con altre tradizioni, come nel caso delle canzoni rivoluzionarie francesi o dei canti di lotta della Guerra di Spagna.

Il seminario intende tracciare un profilo di lungo periodo sul ruolo e le caratteristiche che il canto anarchico ha avuto nell’alimentare i movimenti collettivi e le cosiddette subculture che hanno attraversato la storia del nostro paese dalla fine dell’Ottocento alla fine del Novecento, con particolare attenzione ai momenti di repressione e di isolamento, quando ha talvolta fornito identità e sentimenti all’impegno individuale e collettivo dei libertari, interpretando e dando voce a rabbie, ingiustizie, rivendicazioni.

Programma

  • Ore 9.30
    Saluti istituzionali

  • I sessione, ore 9.45-13
    Presiede Claudio Silingardi, Comitato scientifico Archivio Famiglia Berneri-Aurelio Chessa

    • Stefano Pivato, Canzoni e politica in Italia. Un profilo storico
    • Franco Schirone, Il racconto di una ricerca: i canti anarchici in Italia
    • Marco Manfredi, Pietro Gori e il canto anarchico. Emozioni, cultura popolare e politica fra Otto e Novecento
    • Stefano Arrighetti, Il canto di opposizione negli archivi dell’Istituto Ernesto de Martino.
      A seguire: proiezione del documentario a cura di Stefano Arrighetti e Antonio Fanelli Voci e canti dell’arditismo, dedicato al canto Figli dell’officina, con intervista inedita all’autore Giuseppe Raffaelli
    • Alessio Lega, L’internazionale del canto anarchico. Le canzoni italiane, francesi e catalane nell’antifascismo e nella guerra civile spagnola

  • II sessione, ore 14.30-18
    Presiede Arturo Bertoldi, presidente Istoreco

    • Chiara Ferrari, Il recupero del canto anarchico tra Cantacronache e Nuovo canzoniere italiano
    • Matteo Palombi, Tra la via Emilia e il West: il folk revival tra controcultura e anarchismo
    • Enrico Franchini, Memorie militanti: Piazza Fontana e Giuseppe Pinelli nel canto antagonista
    • Alessia Masini, Anarchismo e punk nell’esperienza italiana e inglese (1977-1984)
    • Marco Rovelli, Il contro in testa. L’esperienza di un musicista e scrittore nel recupero e trasmissione delle memorie individuali e collettive

  • Dibattito e conclusioni
    A seguire visita guidata alla mostra curata da Istoreco Banditi e ribelli. La guerra partigiana in Italia 1943-1945. La mostra è comunque visitabile nell’arco della giornata

L’Archivio Famiglia Berneri – Aurelio Chessa della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia custodisce un ricco patrimonio librario e documentario che abbraccia circa un secolo di storia, ricca di fatti e di episodi ignoti, o perduti nella memoria, dell’anarchismo e del movimento operaio. L’ampia documentazione relativa all’attività politica e pubblicistica di Camillo Berneri, uno dei principali protagonisti del movimento anarchico internazionale, consegnata dalla famiglia Berneri ad Aurelio Chessa, ha costituito il nucleo più significativo di un archivio-biblioteca che lo stesso Chessa ha poi curato ed arricchito con un impegno che divenne per lui ragione di vita. Oggi l’Archivio è diventato un punto di riferimento fondamentale per gli studiosi dell’anarchia e del movimento operaio, ai quali può offrire una biblioteca specializzata e fonti documentarie di straordinario interesse. L’archivio ha sede a Reggio Emilia in via Tavolata 6.