Presentazione del CD “E come potevamo noi cantare?”

Comune di Firenze, BiblioteCaNova Isolotto, Biblioteche comunali fiorentine

Presentazione del CD
E come potevamo noi cantare?
Parole e Musiche della Resistenza Italiana
Concerto di Parole e Musica con il Corpo Musicale Oreste Carlini

E come potevamo noi cantare?

Interventi di
Antonio Fanelli (antropologo)
Francesco Fusi (storico)
Marcello Citano (partigiano)

Letture dei Nonni Leggendari

Distribuzione del CD E come potevamo noi cantare?

Sabato 16 aprile, ore 17
alla BiblioteCaNova Isolotto
via Chiusi, 4/3a – 50142 Firenze

Il progetto è sostenuto dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Istituto Ernesto de Martino, ANPI Firenze, Comune di San Casciano Val di Pesa

BiblioteCaNova Isolotto
Via Chiusi, 4/3a – 50142 Firenze
Tel./Fax: 055.71.08.34
E-mail: bibliotecanovaisolotto[at]comune.fi.it
Web: www.biblioteche.comune.fi.it/bibliotecanova_isolotto/

“E non mai più la guerra” – presentazione a Venezia

"Nel 1917 voliamo la pace"

Venezia
Centro Culturale Candiani
Piazzale Candiani, 7
30174 Venezia Mestre

Martedì 22 marzo, ore 18.00

INCONTRI CON GLI AUTORI

presentazione del libro

E NON MAI PIÙ LA GUERRA. CANTI E RACCONTI DEL ’15-’18
(Temporale, Società di Mutuo Soccorso Ernesto de Martino, 2016)
di CESARE BERMANI e ANTONELLA DE PALMA

Partecipano all’incontro Gualtiero Bertelli, Giuseppina Casarin, Sandra Mangini

Auditorium quarto piano
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

La Grande Guerra, lo si sa, è stato un gigantesco sanguinoso rito di passaggio verso la società di massa, un’officina e un crogiuolo di esperienze e di vicende del tutto nuove, una macchina di morte a livello industriale di proporzioni mai vedute, una fornace che avrebbe divorato la “meglio gioventù” d’Europa, un laboratorio di straordinarie trasformazioni sociali, culturali, antropologiche e linguistiche e insieme un luogo e un tempo in cui il potere affinò i suoi strumenti di controllo sulla società e sulle coscienze, mentre la massa degli umiliati e offesi elaborò ed espresse la sua estraneità, il suo lamento e la sua protesta, con la parola e il canto, verso quell’inutile strage. […]
In questa officina della guerra avvenne un’alfabetizzazione di massa: milioni e milioni di lettere, migliaia e migliaia di diari, insieme a canzonieri e fogli volanti circolarono tra i combattenti e la popolazione civile e anche il canto ebbe in quella guerra un ruolo tutt’altro che secondario. Vi furono canti che nacquero spontaneamente tra i soldati ed altri, patriottici, che furono indotti e suggeriti dagli ufficiali e dalla propaganda militare. […]
Di queste voci vi è traccia in molta memorialistica del tempo, ma va ricordato che, di fronte a tante morti e a tanta dolente e critica reazione popolare, sta lo sguardo e la parola di pressoché tutta la cultura italiana, che, sia pur con sfumature diverse, fu a favore della guerra, che visse come una grande occasione personale, sociale e politica di trasformazione e di rinnovamento. […]
Ora questo libro di Cesare Bermani e Antonella De Palma lascia da parte questo sfondo di memorialisti e scrittori, sfiora la canzone patriottica e si immerge in quel canto popolare sofferto e critico che sale dalle trincee, attingendo prevalentemente da quell’immenso inventario di memoria orale che è l’archivio di Bermani.
Anziché addentrarsi in un’analisi antropologica di questo canto e delle sue forme musicali, che sono limitate e relativamente povere (cantastorie, parodie di altri canti ed inni, canzone napoletana, ballate della tradizione epico-narrativa rimodernate) gli autori hanno scelto l’antica arte dell’incatenatura e hanno percorso i canti seguendo la traccia associativa dei loro contenuti.
Così essi si snodano segnati dalle date emblematiche dell’inizio del conflitto e delle sue battaglie, dalle tappe della vita del soldato (partenze amare, addii, tradotte, fango, pidocchi, fame, le terribili emozioni olfattive e uditive, vale a dire il puzzo costante dei cadaveri insepolti tra le opposte trincee e il rombo assordante e ininterrotto delle bombe), dagli attacchi insensati alle conseguenti carneficine, ai morti e alle tombe. Tra di essi spiccano una scelta tra le centinaia di strofette sul General Cadorna (veri e propri giornali dell’oralità a fronte dei giornali di trincea, resoconto e informazione ironica e alternativa a quella ufficiale) e i canti su disfattisti, disertori, prigionieri e imboscati, che si contrappongono a quelli degli arditi e della propaganda patriottica.
Si tratta quindi di un libro agile, utile e accattivante che si situa nel solco di quelle ricerche che, attorno agli anni ’80 e oltre, particolarmente attraverso lo studio e l’analisi del mondo e dei documenti popolari (si veda soprattutto, Mario Isnenghi, Antonio Gibelli, Quinto Antonelli, Diego Leoni, CamLa Grande Guerra, lo si sa, è stato un gigantesco sanguinoso rito di passaggio verso la società di massa, un’officina e un crogiuolo di esperienze e di vicende del tutto nuove, una macchina di morte a livello industriale di proporzioni mai vedute, una fornace che avrebbe divorato la “meglio gioventù” d’Europa, un laboratorio di straordinarie trasformazioni sociali, culturali, antropologiche e illo Zadra) hanno definitivamente sfatato il mito della Grande Guerra e mostrato cosa stava dietro alla retorica delle patrie, allo sguardo dei letterati e alle storie militari e dei benpensanti.

Emilio Jona

Tamburini – Un radiodramma per il teatro

L’Associazione Culturale Sardi in Toscana di Firenze

presenta

dall’opera di Marcello Fois
TAMBURINI
Un radiodramma per il teatro

Tamburini - Illustrazione

Giovedì 18 febbraio ore 21
Teatro di Cestello
Piazza di Cestello, Firenze

Attori: Giacomo Casti, Massimo Tarducci
Musiche eseguite da: Nicola Cavina, Antonio Mereu, Susy Berni, Benedetta Contini
Disegni di: Hale D.C.
Progetto di Nicola Cavina, Silvia Fontani, Antonio Mereu
Con la partecipazione del gruppo Tenore: SOS Emigrantes

È la storia delle guerre e del destino della povera gente mandata a combattere per ideali a cui non appartiene. È la storia di un sardo, Gonario Cubeddu, ma è la storia di tanti Gonari Cubeddu, strappati al loro mondo quotidiano e spediti a un massacro per i governanti e i potenti di tutte le epoche. Ad alternare la vicenda della drammatica storia della famiglia sarda, lo scrittore inserisce brani di De Amicis e testi di memoria storica.

Gonario Cubeddu, discendente di Gaspare Cubeddu, dal letto d’ospedale combatte contro la leucemia causata dall’uranio impoverito. E qui si racconta, al suo Capitano. Racconta la storia della sua famiglia da quando, nel 1829, Carlo Alberto di Savoia approda in Sardegna e riceve in dono un carretto, un cavallino, un Sardo, Gaspare Cubeddu e la piccola serva Adelasia, che diventerà sua moglie e madre di una numerosa famiglia. Famiglia che darà il contributo in vite, per soddisfare i voleri della guerra. Sette figli, nipoti e pronipoti che presteranno servizio nelle diverse guerre della storia: a Custoza, in Russia, nei due conflitti mondiali, e via, fino ai giorni nostri: Somalia e Bosnia, dove l’ultimo erede di Gaspare, Gonario Cubeddu, in “missione di Pace”, si ammalerà di leucemia a causa dell’uranio impoverito.

Marcello Fois

Per info e acquisto biglietti: www.teatrocestello.it

Con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e FASI

Almén nel canto non vogliam padroni!

Associazione musicale “Gruppo Pane e Guerra”
emigrazione, resistenza, guerra, lavoro… e altre storie
Bergamo

presenta la quarta edizione di

Almén nel canto non vogliam padroni!
Il nostro canto libero
con i Vincanto!!

Logo Pane e Guerra

Il coro Pane e Guerra incontra tante voci di cultura sociale, lavoro, protesta, libertà sul tema “Canti e parole del tempo di guerra di ieri e di oggi. Cosa è rimasto e cosa si canta oggi sul tema della guerra”

Sabato 27 febbraio 2016
Ore 14 al Centro “Vivace” di Ponteranica (Bergamo)
Ore 20.30 all’Auditorium Comunale di Ponteranica (Bergamo)

Iniziamo dalle 14.30 con una riflessione sul tema a cura del gruppo Vincanto, originali esponenti di nuova generazione del Canto Sociale

— Programma della giornata —

  • Ore 14 – Ritrovo presso Centro Vivace di Ponteranica in via Papa Giovanni XXIII
  • Ore 14.30 – Riflessione con il gruppo dei Vincanto (partecipazione libera)
  • A seguire un laboratorio aperto a tutti sul canto in tempo di guerra ieri e oggi
  • Ore 19 – Cena in loco (prenotazione obbligatoria)
  • Ore 20.30 – Tutti sul palco dell’Auditorium Comunale di Ponteranica in via Valbona 73

Ingresso libero – Free entrance – tranne cena su prenotazione

Per informazioni: info[at]paneguerra.org, http://www.paneguerra.org
Facebook: https://www.facebook.com/groups/251240297807

Come agnelli mandati al macello

Teatro l’Affratellamento
Via G. Orsini 73, Firenze

Domenica 31 gennaio 2016, ore 21
Ingresso libero

Il coro Novecento di Fiesole
diretto da Elena Mercuri
con i musicisti Eleonora Tassinari, Walter Marotta e Giacomo Gentiluomo

presenta

un progetto di Giacomo Gentiluomo

Come agnelli mandati al macello

Why?

1915/1945
Le canzoni che raccontano la storia