A piena voce 2017

Circolo Agorà di Pisa, VinCanto e Istituto Ernesto de Martino
presentano

A Piena Voce 2017
La musica popolare italiana
descritta e cantata da alcuni suoi protagonisti

Sabato 24 giugno 2017
I canti migranti
Incontro di cori popolari
Piazza Franco Serantini (san Silvestro), Pisa
dalle 17.30 alle 22

Migranti

Parteciperanno

VinCanto, Mirincoro di Empoli, Mnemosine di Firenze, Controcanto Pisano, Coro sardo Unda di lu mari di Pisa, Voci di Mezzo di Milano, MIX percussioni africane, Pane e guerra di Bergamo, Il canto delle ragazze di Maria Torrigiani, I Ciottolari; altri cori si aggiungeranno in corso d’opera

Mostre e stand informativi della biblioteca Andrea Fisoni, circolo Agorà, Rete dei Comunisti, Istituto Ernesto de Martino (con le tessere 2017); sportelli della Federazione del Sociale USB e di altre associazioni

Dalle 19 spazio ristoro con piatti etnici e italiani

Evento co-finanziato con i fondi 5xmille idee di Rete Iside Onlus

Ginevra Di Marco in “W Margherita!”

Sabato 10 giugno 2017, ore 21:00
presso l’Istituto Ernesto de Martino,
via Scardassieri 47, Sesto Fiorentino (FI)

W Margherita!
Perfomance-spettacolo, festa di compleanno
in ricordo di Margherita Hack, comunista
che sapeva guardare oltre l’orizzonte

Ginevra Di Marco e Margherita Hack

Con
Ginevra Di Marco
Francesco Magnelli
Andrea Salvatori
Marzio Del Testa

Insieme a
Tommaso Novi (Gatti Mezzi)
Peppe Voltarelli
Riccardo Tesi

Durante la serata verrà proiettato il documentario L’anima della terra vista dalle stelle, spettacolo che Ginevra e Margherita hanno portato nelle più belle location italiane.

Ingresso 7 euro

Come ogni anno Ginevra Di Marco e i suoi musicisti, intorno al compleanno della grande Margherita Hack (12 giugno), organizzano una festa per ricordarla. Siamo contenti che in questo 2017 succeda da noi e vi aspettiamo per festeggiare insieme.

InCanto 2017 tutto l'anno

 

I Gang a Sesto Fiorentino

Dopo il pienone “bagnato” della festa del 1 maggio la prossima iniziativa del nostro InCanto tutto l’anno 2017 sarà una giornata davvero speciale che abbiamo voluto chiamare Buon compleanno 77 e buon compleanno Marino.

I Gang

Programma

Sabato 27 maggio 2017

  • Ore 20:15
    Proiezione del documentario Lo stanamento del ’77. Sfogliando il movimento con il tempo e la luce del maestro Tano D’Amico, alla presenza del regista Paolo Di Nicola. Colonna sonora: Gang – Nedludd
  • Ore 21:30
    Concerto: i Gang presentano l’ultimo CD Calibro 77
  • Ore 23:30
    Una torta (e non solo) per Marino Severini nel giorno del suo compleanno

Ingresso 7 euro

Una nota sul film

«Quegli anni hanno visto salire in scena l’insieme del Proletariato giovanile che fino ad allora non sembrava esistere, e qualcuno ha raccolto quelle urla trasformandole in un canto. Come nel caso del Maestro Tano D’Amico, al quale mi sono affidato per la narrazione, concepita come un racconto intorno a un fuoco sfogliando il suo libro d’immagini. È il ’77, le sue foto irrompono e le sue parole echeggiano durante lo svolgimento del film. Le immagini di Tano, i materiali di repertorio si fondono insieme ai racconti in prima persona, dai quali fuoriescono storie di ragazzi e ragazze che rincorrevano un sogno attraverso la pratica quotidiana. Ho scomodato alcuni cantori – da Zavattini ad Andrea Pazienza a Dario Fo -, forzando nel caso di Zavattini con un accostamento di cui mi auguro non se ne avrà a male. I racconti le letture, le canzoni e anche i ricordi personali si mescolano e si frullano e ancora lasciano un profumo che dopo tanti anni mi affascina e mi sorprende. Non un film nostalgico ma un film di “Rincorsa”, perché ora come allora il futuro dipende da noi» (Paolo Di Nicola)

Una nota sul CD Calibro 77

Ancora un CD dei Gang realizzato con il crowdfunding e dedicato agli anni 70.
Le canzoni dei più importanti cantautori italiani per raccontare un passaggio cruciale della nostra storia: Eugenio Finardi, Gianfranco Manfredi, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Giorgio Gaber, Claudio Lolli, Fabrizio De Andrè, Ricky Gianco, Edoardo Bennato e i “nostri” Paolo Pietrangeli e Ivan Della Mea.

Una nota sulla “torta”

I Gang sono nostri compagni di tante sere, qui a Sesto Fiorentino come in tante altre parti d’Italia. Siamo quindi onorati che Marino abbia scelto il giorno del suo compleanno per passarlo insieme a noi: per questo lo festeggeremo.

La festa del primo maggio

La festa più bella dove tutto si tiene: l’impegno e la consapevolezza, il piacere dell’incontro e della scoperta di nuovi amici che arrivano da lontano.
Come ogni anno ci ritroviamo nella splendida cornice di Villa San Lorenzo per fare festa e per dare il via al Festival InCanto dedicato alla tradizione orale e alla nuova espressività.
Con il primo maggio inizia anche il tesseramento all’Istituto Ernesto de Martino per il 2017. Quest’anno ci sarà una novità: il festival ci farà compagnia lungo tutto l’anno, con tanti eventi, musica, libri, incontri, dibatti, praticamente un “Incanto tutto l’anno”.
L’altra novità del 2017 è la possibilità di donare il 5×1000 all’associazione “Io sto col de Martino – Onlus” (codice fiscale 94255380480).
Sono davvero tanti i musicisti e arrivano da tanti posti diversi: i Suonatori Terra Terra, perché non esiste il primo maggio al de Martino senza questa banda della Val di Sieve; Fabio Balzano che canta la rabbia di Rosa Balistreri; l’immancabile Coro Novecento da Fiesole; il Coro Garibaldi d’assalto da Livorno; LeMusiQuorum, un coro tutto femminile da Firenze; il canto anarchico di Roberto Bartoli al contrabbasso e la voce di Paola Sabbatani; le irresistibili De’ Soda Sisters in duo; le voci di Peto e Leo da Piadena; il Collettivo Folcloristico Montano da Pistoia, un grande ritorno; le percussioni urbane dei giovani Pulsar; Umberto Rinaldi dalla Romagna; il Teatro Contadino Libertario che presenta lo spettacolo Recinzioni; Resistenza Acustica col nostro Marco Pulidori; le Scigghiate, duo musicale dalla Puglia e un prezioso compagno di strada e di avventure musicali e politiche: Alessio Lega (cantautore e scrittore), tra le voci più acute e impegnate nel nostro panorama musicale.
Ospiti speciali dell’edizione 2017: Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Carboni.

Il pranzo dalle ore 12:30

È veramente popolare e non c’è bisogno di prenotazione. Quest’anno promettiamo una drastica riduzione della coda grazie al raddoppiamento della griglia e all’aiuto di tre compagni del Circolo Ho Chi Minh di Pistoia.
Saranno disponibili piatti per vegetariani.

Come arrivare

  • In auto: vedi qui  (consigliamo a tutti coloro che hanno il navigatore di impostare come destinazione Via Cino da Pistoia).
  • In autobus da Firenze: linea 28, fermata Ariosto 5.
  • In treno: scendere alla stazione di Sesto Fiorentino; uscire dalla stazione dal lato Viale Ariosto, opposto rispetto all’edificio della stazione; girare a sinistra e seguire il Viale Ariosto fino al giardino grande sulla destra dove noterete il grande edificio e la torre di Villa San Lorenzo.

Programma completo

Ore 12.30: pranzo sociale.

Dalle ore 15 i canti e le musiche con Tesi-Geri-Carboni trio, Suonatori Terra Terra, Fabio Balzano, Coro Novecento, Coro Garibaldi d’Assalto, LeMusiQuorum, Roberto Bartoli e Paola Sabbatani, Dé Soda Sisters, Peto e Leo, Collettivo Folcloristico Montano, Pulsar, Umberto Rinaldi con Gigi Tartaull e Ivano Corbari, Teatro Contadino Libertario, Resistenza Acustica, Scigghiate, Alessio Lega, Adolfo e la sua armonica.

Interventi di Antonello Lamanna e Lucia Gismondi da Umbria Folk, Gianfranco Azzali della Lega di Cultura di Piadena, un rappresentante degli Archivi della Resistenza.

Presentazione del progetto Caterina, documentario su Caterina Bueno, con proiezione in anteprima del trailer. Una produzione Kinè.

Volantino primo maggio 2017

Il Novecento in un nastro con le voci dei partigiani

Mobilitazione per salvare l’enorme patrimonio di registrazioni raccolte da uno storico novarese [il nostro Cesare Bermani], dalla Resistenza ai canti popolari

Vincenzo Amato
da «La Stampa», “Cultura, società & spettacoli”,
Torino, 16 marzo 2017, pp. 24-25

Cesare Bermani e Marco Philopat

In questa casa affacciata sul Lago d’Orta c’è un ar­chivio unico al mondo. Mezzo secolo di voci regi­strate. Di tutto e di tutti. Le lotte partigiane, ma anche cultura popolare e tradizioni, storie di risaia e di sopravvi­venza nelle terre alte. Voci vi­ve, finite sui nastri prima e sui moderni strumenti di regi­strazione poi. Un prezioso pa­trimonio in cerca di un futuro.

A 80 anni Cesare Bermani, storico, artista, musicista e ri­cercatore novarese, con il suo ar­chivio è un’enciclopedia vivente. Qui a Orta c’è la nostra memoria storica del XX secolo e in parti­colare delle vicende partigiane. In un’epoca in cui tutti parlano, ha passato la vita ad ascoltare, registrare, archiviare.

«L’ho fatto per raccontare la Storia vista dalla parte dei semplici, di chi è stato anche sconfitto», dice guardando dal­la finestra il lago che si tinge dei colori del tramonto. «So­prattutto ho cercato di testi­moniare quel che è accaduto negli ultimi 150 anni attraver­so la storia orale trasmessa da operai e contadini, uomini che hanno fatto la guerra, chi ha vinto e chi ha perso. Perché so­lo così si ricostruisce l’altra storia, che non si trova sui libri di scuola ma nella mente e nel cuore delle persone».

In oltre cinquant’anni Bermani ha percorso tutta l’Italia con il suo registratore. Rac­conti popolari e canti sociali: da quelli dei pastori calabresi alle canzoni religiose del­l’Abruzzo, dalle mondine delle risaie piemontesi agli inni par­tigiani. Ai canti religiosi abruzzesi è stato dedicato l’ul­timo lavoro, Il paese di San Donato, in cui è raccolta la genui­na fede popolare, quella di chi pregava e sperava nel miracolo e poi a volte lo otteneva, o alme­no così pensava. È la cultura orale che sale a bordo in questa specie di zattera di salvataggio di Bermani, la sua casa, i suoi di­schi, i suoi libri, ma soprattutto le sue registrazioni. Questa la teoria base: «I ragazzi a scuola studiano la storia antica, ma di quanto hanno fatto nonni e bi­snonni sanno qualcosa?». Poco, forse nulla. La casa, un museo che passa dai ritratti di Garibaldi e Mazzini alle immagini di Lenin, Stalin e Berlinguer per fini­re con un presepe calabrese e un’immagine di Gesù Cristo so­cialista, è ricca di oltre 50 mila volumi e nastri. Un patrimonio che rischia di andare disperso.

«Noi, però, speriamo che ciò non avvenga», dice Mario Montalcini, presidente del Salone del Libro di Torino e fondatore con Mario Comba di Brains Heritage. «Siamo disponibili a mettere tutta la sua collezione in una filiera che aiuti a valorizzare quanto da lui raccolto e do­cumentato». Sarebbe un modo per rendere un servizio al mondo di ieri e agli eroi della Liberazio­ne che hanno creato l’Italia di oggi. «Ho pubblicato, tra libri, ricerche, raccolte di interventi in convegni e dischi di canti po­polari, più di 2000 opere», ricor­da lo storico novarese. «Non vo­levo si dimenticasse ciò che siamo stati nel recente passato, perché se dimentichiamo il passato ritorna». Bermani ha origini in una famiglia borghese, ma fieramente antifascista: suo nonno, Ernesto, ufficiale di ca­valleria, è ricordato perché di fronte a un ragazzo ucciso a Novara dai nazisti si mise in alta uniforme e andò a portare un mazzo di fiori sulla salma.

«Mi piace ascoltare e pensare che il mondo in cui viviamo sia nato grazie ai sogni», svela Cesare Bermani. «Tra i sognatori mi vengono in mente personaggi come Dario Fo, con il quale ho collaborato nell’opera Ci ragiono e canto, o Pietro Nenni. Soprattutto ricordo una figura che il nostro Paese dovrebbe rivalu­tare: Giovanni Pirelli. Era desti­nato a diventare un grande in­dustriale, lasciò tutto al fratello minore Leopoldo per dedicarsi ai libri, alla cultura popolare».