Articoli dell'anno 2009

Bastian contrario …e non solo – Registrazione

Bastian contrario …e non solo
Ricordiamo Ivan Della Mea

Sesto Fiorentino, 16 e 17 ottobre 2009
[ Vedi l’articolo relativo ]
[ Vai alla pagina delle registrazioni ]

Bastian contrario… e non solo

Bastian contrario… e non solo
Ricordiamo Ivan Della Mea

16 e 17 ottobre 2009
Istituto Ernesto de Martino
Villa San Lorenzo al Prato e Giardini Viale Ariosto
Sesto Fiorentino (Firenze)

[ Ascolta le registrazioni ]

P R O G R A M M A

— Venerdì 16 ottobre —

Ore 17.00
Tavola Rotonda
Maria Luisa Betri (Istituto Ernesto de Martino)
Franco Cazzola (Università di Firenze)
Fausto Bertinotti
Paolo Beni (Presidente nazionale ARCI)
Annamaria Rivera (Università di Bari)
Silvano Panichi (Laboratorio Nove)
Gualtiero Bertelli (Cantautore)
Gianni Gianassi (Sindaco di Sesto Fiorentino)
Toni Jop (l’Unità)

Ore 21.00
Concerto
Con Rudi Assuntino, Moni Ovadia, Alessio Noferini, Alessio Lega, Marco Rovelli, Gualtiero Bertelli, Sandra e Mimmo Boninelli, Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Riccardo Luppi, Banda K100, Paolino Dalla Porta, Fratelli Rossi, Alberto Cesa e CantoVivo, Renato Franchi e l’orchestra del suonatore Jones, Giuseppe “Spedino” Moffa, Marino e Sandro Severini (Gang), Stefano “Cisco” Bellotti

— Sabato 17 ottobre —

Ore 16.30
Proiezione del film Tepepa
di Giulio Petroni, 1968. Con Tomas Milian e Orson Welles.
Sceneggiatura di Franco Solinas e Ivan Della Mea

A seguire
Tepepa. Viva la rivoluzione.
Intervista a Ivan Della Mea su Franco Solinas

A cura degli Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani
Regia di Andrea Castagna, 2007

Ore 19.30
Cena popolare a buffet

Ore 21.00
Concerto
Con Paolo Ciarchi, Claudio Cormio, Davide Giromini, E’Zezi, Daniele Sepe, Massimo Ferrante, Buzz On, Tetes de Bois, Claudio Lolli e Paolo Capodacqua, Banda degli ottoni a scoppio, Suonatori Terra Terra, Bianca Giovannini, Sandra Boninelli, Nuovo Canzoniere Bresciano, Piero Brega e Orietta Orengo, Sara Modigliani, I Giorni Cantati di Calvatone a Piadena, un contributo video di Marco Paolini, Mattia Ringozzi

* * *

Organizzato dall’Istituto Ernesto de Martino con il Comune di Sesto Fiorentino e la Regione Toscana; con la collaborazione degli Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani; con il patrocinio della Provincia di Firenze; con il contributo di CGIL Toscana

Sponsor: Libreria Rinascita (Sesto Fiorentino), CISPEL Toscana, Vini Le Botti (Sesto Fiorentino)

InCanto 2009

Comune di Sesto Fiorentino, Sesto Idee, Sesto d’Estate 2009, Progetto Giovani Sesto Fiorentino, Università di Firenze, Idast, Associazione Culturale “Le radici con le ali”, Archivi della Resistenza – Circolo Eduardo Bassignani, Lega di Cultura di Piadena, Casa del Popolo di Quinto Alto, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Vini Le Botti (viale Michelangelo, 10/B, Sesto Fiorentino), Despar Piazza Ghiberti Sesto Fiorentino, Forno Moschino via Gramsci, Sesto Fiorentino

presentano

InCanto 2009

+++ Primo maggio 2009 +++
La festa dell’altra Italia

Dalle 15 fino al tramonto all’Istituto Ernesto de Martino

Ingresso libero, vino e cibo finché ce n’è

Suoneranno e canteranno
Banda K100, Fiati Sprecati, Fratelli Rossi,
Salvatore Panu e l’Archivio storico del Canzoniere delle Lame,
Suonatori TerraTerra, Giuseppe “Spedino” Moffa e Compari,
Coro de “Le Cence Allegre” da Modena

Interverranno
Stefano Arrighetti (presidente dell’Istituto Ernesto de Martino),
Luigi Fiori (Comandante Partigiano da Lerici),
Isabella Becucci (Emergency)

Sarà presente l’installazione audiovisiva di Riccardo Zoppi
EROI – STORIE DI LAVORO

>>> Con il primo maggio parte il tesseramento per il 2009 <<<

+++ InCanto 2009 +++
Rassegna del canto di tradizione orale
e di nuova espressività in Italia

Venerdì 22, sabato 23, domenica 24 maggio
il Festival dell’Altra Italia all’Istituto Ernesto de Martino

— Venerdì 22: per Caterina —

Ore 15.30
Seminario
SE CI ASSISTE LA MEMORIA
Pensando a Caterina Bueno
con interventi di G. Gianassi, M. Agamennone, A. Bua, P. Clemente,
P. De Simonis, A. Fanelli, A. Fantacci, B. Fontanella, M.E. Giusti,
M. Magistralis, G. Marini, L. Pastore, S. Staino

Ore 21.15
Concerto-testimonianza
con Alberto Balia, Giovanni Bartolomei, “Dal nostro canto” di Sociville,
La Tazza di Arianna” da Volterra, Jamie Maria Lazzara,
Giovanna Marini, Piero Nissim, Marco Rovelli, Valentino Santagati

— Sabato 23 —

Ore 17.30
L’ALTRA CANZONE
Cantacronache 50 anni dopo
Presentazione del progetto editoriale “50 anni di Cantacronache”
con Fausto Amodei, Valter Colle, Enrico De Angelis,
Emilio Jona, Antonio Lega

Ore 21.15
Concerto
con Fausto Amodei, Claudio Cormio, Ivan Della Mea, Alessio Lega,
Giovanna Marini, Yo Yo Mundi, Andrea Satta dei Tetes de Bois

— Domenica 24 —

Ore 11
Biblioteca pubblica E. Ragionieri (Via Fratti)
Presentazione del volume
I riciclisti. La bicicletta spiegata a mio figlio
,
edito da Ediciclo Editore.
Saranno presenti Alfredo Martini, Andrea Satta, Sergio Staino

Ore 17.30
Comunicazione a cura della Lega di Cultura di Piadena
e proiezione del documentario
IL COLORE DELLA BASSA
di Giuseppe Morandi e Gianfranco Azzali.
Intervento del gruppo “I giorni cantati di Calvatone e Piadena”
ospiti Ivan Della Mea e Giuseppe “Spedino” Moffa

Ore 21.15
Concerto finale
con Marco Rovelli, LibertAria
(che presenteranno il loro nuovo CD)

Il de Martino 19-20/09 – E Gianni Bosio disse

Il de Martino
Rivista dell’Istituto Ernesto de Martino
per la conoscenza critica e la presenza alternativa
del mondo popolare e proletario

N. 19-20, 2009; pgg. 224, € 15

E Gianni Bosio disse
a cura di Antonio Fanelli

Scarica la rivista in formato pdf

Sommario

  • Antonio Fanelli, Presentazione
  • Saggi, ricerche, documenti
    • Mattia Pelli, Gianni Bosio e «Movimento Operaio»: la ricerca storica ai tempi della guerra fredda
    • Paolo Mencarelli, “Una democratica ricerca della verità”: le Edizioni Avanti! nella cultura del proprio tempo 1953-1964
    • Antonio Fanelli, La preistoria dell’Istituto Ernesto de Martino: il progetto per il “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari” (1957)
    • Appendice
      • Alberto Mario Cirese, Lettera di Alberto Mario Cirese a Gianni Bosio, 6 gennaio 1957, “Centro di documentazione e studio delle arti e tradizioni popolari”
      • Mariamargherita Scotti, Vicini nella distanza. La lunga amicizia di Gianni Bosio e Giovanni Pirelli
      • Giovanni Mimmo Boninelli, Campagna, fabbrica, città: le “indagini” di Carlo Leidi sul mondo popolare e proletario
      • Cesare Bermani, Gli inizi di una nuova storiografia sociale
      • Giovanni Rinaldi, L’Istituto Ernesto de Martino, l’Archivio della Cultura di Base e l’Archivio sonoro su Giuseppe Di Vittorio
  • Memorie, ricordi, racconti: alcuni protagonisti
    • Alessandro Portelli, “È romano ma è serio”
    • Rudi Assuntino, NCI fuori dal NCI
    • Giuseppe Morandi e Gianfranco “Micio” Azzali, “andava a scuola da Belochio … Lui era un politico, non era solo un antropologo”
    • Ivan Della Mea, Dunque, Gianni Bosio. Mio amico. Qui non si parla di politica, o forse sì. Si racconta il rapporto con un uomo straordinario, un maestro. Uno che … prima viene la cultura e poi tutto il resto; uno che scrisse “essere la politica il livello più alto della cultura”
  • Compagni di strada
    • Gli antropologi
      • Pietro Clemente, “Forse gli anni della politica e i Dischi del Sole mi hanno fatto da traghetto di passaggio dai canti rivoluzionari a quelli popolari”
      • Massimo Squillacciotti, Classe ’46 ovvero ricordi di parte
    • Uno storico: Gian Mario Bravo, “ecco l’autonomia della storiografia sul movimento operaio … io ero interessato al discorso di Bosio … che per me era un personaggio un po’ … mitico”
    • Un ministro: Paolo Ferrero, “chi ha tanto lavorato sulla memoria delle classi subalterne … bisogna lavorare perché non sia dimenticato … ecco”
  • Recensioni
    • Bruno Cartosio, Cesare Bermani, Storie orali. Racconto, immaginazione, dialogo (Alessandro Portelli, Roma, Donzelli, 2007)
    • Clara Gallini, Volare al sabba. Una ricerca sulla stregoneria popolare (Cesare Bermani, Roma, Derive e Approdi, 2008)
    • Daniele Balicco, Gramsci, gli intellettuali e la cultura proletaria, (Cesare Bermani, Colibrì, Milano 2007)
    • Daniele Balicco, Fabio Dei, Frammenti indigesti. Temi folclorici negli scritti di Antonio Gramsci (Giovanni Mimmo Boninelli, Carocci, Roma 2007)
    • Michele Nani, “Acciai speciali”. Terni, la Tyssen Krupp, la globalizzazione (Alessandro Portelli, Roma, Donzelli, 2008)
    • Antonio Fanelli, 1968 una ricerca in Salento: suoni grida canti rumori storie immagini (Gianni Bosio, Clara Longhini, Luigi Chiriatti, Ivan Della Mea, Calimera (Le), Kurumuny, 2007)
    • Pietro Clemente, Antologia (Ivan Della Mea, CD Ala Bianca Group – Edizioni Bella Ciao, 2008)
    • Valerio Strinati, Come la lapa quand’è primavera. L’attività politica e culturale di Alberto Mario Cirese dal 1943 al 1957 e la rivista “La Lapa”, con Prefazione di Pietro Clemente (Antonio Fanelli, Biblioteca provinciale “P. Albino”, Campobasso, 2008)
    • Giovanni Senatore, I custodi delle voci. Archivi orali in Toscana: primo censimento (Pietro Clemente e Alessandro Andreini (a cura di), Firenze, Regione Toscana 2007)
    • Enrico Pugliese, I colori della Bassa (Gianfranco Azzali, Giuseppe Morandi, Lega di cultura di Piadena – Arsenali Medicei, 2008)
    • Agostina Bua, La vita in cinque atti: passioni di una famiglia in formazione. Per un’antropologia della vita quotidiana (Elisa Benaim Sarfatti, con interventi di Pietro Clemente e Stuart Woolf, postfazione e cura di Antonio Fanelli, Roma, Cisu, 2008)
  • Notiziario

* * *

Ivan Della Mea, Sandro Portelli, Gianfranco Azzali detto “Micio” e Giuseppe Morandi ci raccontano il ‘loro’ Bosio e viene fuori un Bosio raccontato molto da vicino che tifa Juventus e gioca a pallone, che fuma mille sigarette, va in osteria e sta la sera a cena, a chiacchierare, che fa giochi di parole con il dialetto, che si chiude in camera con Luciano Della Mea per una partita tra Milan e Juve in piena riunione politica; insomma un uomo molto umano e provinciale, cioè legato alla sua terra, alla sua famiglia, un intellettuale serio e rigoroso che cerca la scienza e la conoscenza partendo dal socialismo di base, il cuore nel paese e il cervello nel mondo, e viceversa, per usare un’espressione di Cirese, un Bosio che sta ‘tra cosmo e campanile’.

(dalla Presentazione di Antonio Fanelli)

Quando arrivai per la prima volta a Milano in Via Melzo, all’inizio del ‘69, portandomi dietro le registrazioni fatte in America e finite poi nel disco L’America della contestazione, i contatti furono Michele (Luciano Straniero) e Franco Coggiola (a cui piacque tantissimo una canzone di Joe Hill, The Rebel Girl, che cantava fra sé mentre montavamo il disco). Ero un neofita totale, sia dal punto di vista della politica, sia da quello del lavoro culturale. Sapevo molto dell’America, quasi niente di noi. Gianni Bosio per me era una presenza un po’ mitica, quasi un’immagine di intelligenza pura e un po’ disincarnata. Non ricordo neppure se lo vidi, o se mi limitai a fantasticarlo.

(da “È romano ma è serio” di Alessandro Portelli)

Gianni è morto il 21 agosto 1971 e io sto mica tanto bene, eppure quella piccolissima congiunzione illativa, quel “dunque”, mi ridà un uomo che ho amato davvero e che ancora amo; amo lui, l’acquanegrese sul Chiese mantovano, il padano irriguo; amo lui assai più della sua enorme storia politico organizzativa di “organizzatore di cultura”, come ebbe ad autodefinirsi nel suo Giornale di un organizzatore di cultura. Amo lui per la sua scelta determinatissima di non comparire, mai, di non beneficiare in alcun modo, anche sul piano più che dovuto del riconoscimento politico e culturale, di alcuna gratificazione.

(da Dunque. Gianni Bosio. Mio amico … di Ivan Della Mea)

Io penso che l’IEdM abbia oggi almeno tre vite: una è quella più riconosciuta di essere scrigno di un pezzo di storia della cultura italiana, di incorporare oggetti, racconti, documenti audio e video, un archivio che dice molto della cultura italiana tra gli anni ‘50, ‘60 e ‘70. Io ne vedrei una funzione museografico-monumentale, la possibilità di accedere alle fonti, di consultare, al tempo stesso avere una mostra in cui si racconta di Bosio, del Nuovo Canzoniere Italiano, ecc.
Una seconda vita sta nelle reti che ancora l’Istituto ha a livello nazionale e internazionale, con le quali fa iniziative, concerti, incontri, pubblica libri importanti.
Una terza sta nel diventare anche toscano e far parte di una comunità toscana di studi, ricerche, riproposte.

(da Intervista a Pietro Clemente)