Articoli dell'anno 2014

Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento

Mercoledì 1 ottobre 2014, dalle ore 14.00 alle ore 18.00, si svolgerà presso la Sede della Soprintendenza Archivistica per la Lombardia (Palazzo Litta, Corso Magenta 24, Milano), il convegno Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento, organizzato dalla Fondazione ISEC in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica.

Giovanni Pirelli - convegno

Giovanni Pirelli (1918-1973) – noto prevalentemente come erede “ribelle” di una delle più importanti dinastie industriali italiane e come curatore, insieme a Piero Malvezzi, dei fortunati volumi di Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana (1952) ed europea (1954) – è stato un intellettuale dal profilo assai ricco e complesso, inserito fin dai primi anni del secondo dopoguerra nel dibattito delle diverse stagioni della cultura della sinistra italiana.
Scrittore, ricercatore, collaboratore e spesso finanziatore di differenziate iniziative editoriali e culturali – dal Piccolo Teatro di Milano alla Giulio Einaudi Editore, dalle Edizioni Avanti!-Del Gallo al Nuovo Canzoniere Italiano, dai «Quaderni Rossi» ai «Quaderni Piacentini», dal Centro di documentazione Frantz Fanon all’Istituto Ernesto de Martino – Giovanni Pirelli ha costituito una figura fondamentale (e ancora poco conosciuta) nello sviluppo di una cultura politicamente engagée ma autonoma dalle organizzazioni storiche del movimento operaio.
Precocemente interessato alla questione dell’indipendenza dei paesi coloniali, Pirelli è stato il primo traduttore e diffusore delle opere di Frantz Fanon in Italia, ha viaggiato instancabilmente e ha stretto rapporti di collaborazione e di amicizia con leader dei movimenti anticoloniali (Frantz Fanon, Amilcar Cabral, Agostinho Neto, Carlos Franqui, solo per citare i più noti), a cui ha fornito nel corso degli anni Sessanta un sostegno prezioso e concreto. Curioso, aperto ed eclettico per interessi e amicizie, ha sperimentato letteratura e musica, cinema e teatro, raccolta documentaria e ricerca storica, con una particolare propensione a “dare voce” ai soggetti protagonisti dei grandi processi storici e politici del Novecento. ln virtù di questo eclettismo e di una grande capacità di tessere relazioni, Pirelli ha incrociato nel suo percorso la traiettoria di artisti come Elio Vittorini, Italo Calvino, Giovanni Arpino, Renato Guttuso, Luigi Nono, Angelo Ephrikian, Judith Malina e Julian Beck (The Living Theatre).

Il convegno intende dunque contribuire a una prima (ri)scoperta di questa ricca figura di intellettuale, grazie agli interventi di studiosi che si sono occupati di studiare alcuni aspetti della sua attività politica e intellettuale. Sarà inoltre occasione per riflettere sull’importanza della valorizzazione degli archivi di persona (quello di Giovanni Pirelli, conservato dalla famiglia, è attualmente oggetto di un lavoro di ordinamento, descrizione e digitalizzazione) e sul loro fondamentale ruolo di stimolo per l’apertura di nuovi cantieri di ricerca, che vanno spesso molto al di là della storia del loro soggetto produttore.

Programma

  • Saluti
    • Maurizio Savoja (Soprintendenza archivistica per la Lombardia) e Giorgio Bigatti (Fondazione Isec)
  • Relazione
    • Dall’archivio alla biografia, un itinerario tra ricerca e memoria – Mariamargherita Scotti (Archivio Privato Giovanni Pirelli)
  • Interventi
    • Giovanni e i suoi fratelli. Le scelte di una vita – Alberto Saibene (ricercatore indipendente, Milano)
    • L’incontro con Malvezzi e la raccolta delle /Lettere di condannati a morte della Resistenza/ – Gabriella Solaro (Insmli-Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia)
    • Giovanni Pirelli e l’indipendenza algerina: tra attivismo intellettuale e /soutien/ concreto – Tullio Ottolini (Università di Bologna)
    • Pausa caffè
    • “Is this all we can do?” Luigi Nono, Pirelli, e l’utopia concreta di un teatro musicale rivoluzionario – Veniero Rizzardi (Università Ca’ Foscari di Venezia)
    • Renato Guttuso e Giovanni Pirelli: storia di un impegno condiviso – Clara Amodeo (Università degli Studi di Milano)
    • Pirelli, Vittorini e un inedito del “menabò” – Giuseppe Lupo (Università Cattolica di Milano)
  • Dibattito e conclusioni

Per info e conferme scrivere a comunicazione@fondazioneisec.it

Sito web: www.fondazioneisec.it
Facebook: FondazioneIsec

Sacco & Vanzetti alla Collina Rossa

Volantino Sacco & Vanzetti alla Collina Rossa

(Dalla newsletter di Archivi della Resistenza)

Lo abbiamo detto più volte: Merizzo è per tutti la Capitale di quel paese chiamato Ideale. Il mito antifascista del piccolo paesino è noto a tutti: la guerra di Spagna con il caduto Leone Borrini, 10 confinati politici negli anni del fascismo e poi dopo l’8 settembre diventa uno dei primi centri in cui si organizza la Resistenza. Segue poi la storia eroica della Brigata Garibaldi “Leone Borrini” , del comandante Edoardo Bassignani e di tanti altri personaggi, rimasti leggendari. Insomma un mito già abbastanza grande per riempirci di orgoglio e per sentirci parte di quella comunità. In questi anni con tanti compagni e compagne siamo saliti alla Collina Rossa per respirare un po’ di aria buona, per trovare nuova lena: durante le commemorazioni del 3 febbraio al Centro di Documentazione sull’Antifascismo e la Resistenza in Lunigiana “Edoardo Bassignani”, le Feste partigiane e in tante altre occasioni, ci siamo visti e ritrovati anche insieme a tanti compagni nuovi, che magari salivano per la prima volta a conoscere la meravigliosa storia di questo paesino. In una di queste sere, Vincenzo Bassignani che è la memoria vivente di quel passato, nella sua casa trasformata in un museo ci raccontò che un merizzano era stato in America insieme a Nicola Sacco e con lui aveva condiviso le battaglie. Restammo colpiti, ci sembrò impossibile lì per lì, e poi visto che scavando si trova sempre l’acqua, abbiamo iniziato a scoprire il legame tra la Lunigiana e la vicenda di Sacco e Vanzetti, attraverso la storia di Liborio Bertozzi, ma non soltanto la sua.
Allora abbiamo deciso di organizzare una bella festa per raccontare questa storia nella casa-museo di Vincenzo Bassignani; e grazie agli amici dell’Istituto Ernesto de Martino, abbiamo conosciuto Luigi Botta, che è uno storico che da anni si occupa del caso Sacco e Vanzetti e che ci porterà a vedere un’anteprima di un film inedito con le immagini dei funerali dei due italiani. Alle 18 ci sarà l’incontro in cui porteranno il saluto anche il presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, Stefano Arrighetti e Italo Poma, presidente dell’AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna). Dalle 20 la cena sociale di autofinanziamento offerta dalla sezione dell’ANPI Villafranca Bagnone e Archivi della Resistenza, con polenta e capra e altre delizie. Alle 21 la proiezione del filmato e a seguire il concerto di Marco Rovelli, intitolato Libertà è inseguire un sogno senza padrone.

Sabato 27 Settembre 2014
Sacco & Vanzetti alla Collina Rossa
Casa-museo di Vincenzo Bassignani
Merizzo (Villafranca in Lunigiana)

  • Ore 18.00
    Incontro Da Sacco e Vanzetti alla Resistenza, passando per la Spagna. Merizzo e la storia del Novecento.
    Saluti di Stefano Arrighetti (Istituto Ernesto de Martino), Italo Poma (AICVAS – Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna).
    A seguire Luigi Botta racconta la storia di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.
    Altri interventi a ricordo della figura di Liborio Bertozzi, merizzano, migrante e compagno di lavoro di Nicola Sacco.
  • Ore 20.00
    Cena sociale a sottoscrizione (polenta e capra e altre delizie) offerta dall’ANPI Villafranca-Bagnone e Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani.
    Posti limitati, prenotazioni al 340-6179076, 348-9898937, info@archividellaresistenza.it
  • Ore 21.00
    Proiezione in anteprima del film inedito sul funerale di Sacco e Vanzetti: La marcia del dolore. Il buon calzolaio e il povero pescivendolo, con introduzione di Luigi Botta.
    A seguire concerto di Marco Rovelli, Libertà è inseguire un sogno senza padrone

Dalle ore 15.00 sarà possibile visitare il Centro di Documentazione sull’Antifascismo e la Resistenza nella casa natale di Edoardo Bassignani.
Posti limitati, prenotazioni al 340-6179076, 348-9898937, info@archividellaresistenza.it

Iniziativa organizzata da ANPI sez. Villafranca-Bagnone e Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani, in collaborazione con Associazione Tina Modotti, Istituto Ernesto de Martino, AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna), Sacco and Vanzetti Commemoration Society, Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo “Dante Livio Bianchi”, Associazione Cristoforo Beggiami di Savigliano.

Scheda sul film inedito sui funerali di Sacco e Vanzetti

Dopo alcune proiezioni effettuate nel mese di agosto il film The March of Sorrow – The Good Shoemaker and the Poor Fishpeddler (La marcia del dolore – Il buon calzolaio e il povero pescivendolo) approda nella serata del 27 settembre a Merizzo – La Collina Rossa (in Lunigiana), auspice la sezione ANPI Villafranca-Bagnone e Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani, ed il sostegno di alcune associazioni, una delle quali americane. Si tratta del filmato del funerale di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, recentemente restaurato a Boston e proiettato in anteprima in Italia in circostanze ed eventi commemorativi particolari.
Il film sul funerale di Nicola e Bartolomeo (celebrato a Boston il 28 agosto 1927) è una circostanza particolare che sta ravvivando, ovunque nel mondo, la memoria sul caso dei due anarchici italiani, in vista ormai del novantennale della loro esecuzione. Il caso dei due emigrati continua a rimanere più vivo che mai. Ogni anno si pubblicano libri che affrontano il tema, si moltiplicano gli studi e le ricerche che ne approfondiscono la storia, crescono le iniziative di supporto e di divulgazione, si consolidano le iniziative cinematografiche, teatrali, fotografiche, letterarie ed artistiche in generale. Gli archivi continuano a riservare elementi di novità e fornire materiale per consolidare la ricerca storica ed alimentare le possibilità di approfondimento. La storia, che sino ad oggi ha prodotto oltre cinquecento volumi e migliaia e migliaia di saggi su giornali e riviste di tutto il mondo, molte volte è stata costruita sulla base di notizie non verificate che si sono tramandate come consuetudini consolidate. Invece, tali, sovente, non sono state. Molti errori sono stati compiuti.
La serata, che vedrà lo storico Luigi Botta illustrare alcuni passi inediti della storia dei due sfortunati italiani, servirà anche a correggere parecchie inesattezze – alcune anche gravi – presenti in tutti gli interventi divulgativi sin qui pubblicati. Botta, che ha al suo attivo il volume Sacco e Vanzetti: giustiziata la verità del 1978, raccoglie da molti lustri materiale e documenti sul caso. Ha collegamenti con tutto il mondo ed il suo archivio personale conserva migliaia e migliaia di giornali, immagini, saggi, copie, cartacei e digitalizzati riguardanti i due italiani.
Alla serata saranno anche presenti in qualità di ospiti il presidente dell’Istituto Ernesto de Martino, Stefano Arrighetti e Italo Poma il presidente dell’AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna), visto che il paese del Merizzo ha avuto tra i suoi compaesani un caduto nell’esercito repubblicano in Spagna: Leone Borrini.
Il filmato è particolarmente importante: recentemente restaurato da Jerry Kaplan per conto della Sacco and Vanzetti Commemoration Society di Boston, ha una storia del tutto singolare. Venne realizzato in modo partigiano in quanto il Governo degli Stati Uniti, proprio soltanto il giorno dell’esecuzione di Sacco e Vanzetti, diede ordine che tutti i filmati sul caso dei due italiani venissero distrutti. Così fu. Il Comitato di Difesa di Boston guidato da Aldino Felicani diede però incarico ad alcuni cineoperatori di riprendere di nascosto il funerale per documentarlo ai posteri. La pellicola finì poi in mano anonime. Venne acquistata per 1.000 dollari dal giornalista Gardner Jackson, mostrata nel 1930 e poi conservata dal medesimo. Si perse nuovamente. Dopo alcuni lustri, alla fine degli anni Cinquanta, venne ritrovata dallo scrittore Francis Russel nella fase di preparazione del suo libro Tragedy in Dedham. The Story of the Sacco Vanzetti Case. Era disordinata e a spezzoni, quasi irriconoscibile. Provvide a farla riordinare con un montaggio che fu approssimativo e che eliminò alcune parti ritenute di scarsa qualità e danneggiate. Nel 1962 lo scrittore la donò alla Brandeis University di Waltham, Massachusetts. Lì venne nuovamente dimenticata. Con la donazione nel 1979 di tutto il patrimonio del Comitato di Difesa alla Boston Public Library, la pellicola venne recuperata, duplicata e mostrata in pubblico a Boston un paio di volte. Lo scorso anno Jerry Kaplan riprende in mano le sei sezioni del film, che durano all’incirca sei minuti, le studia, elimina le ripetizioni e le riprese extra soggetto. Rimangono complessivamente 4’30” di proiezione. Li rimonta cronologicamente con la supervisione di Bob D’Attilio, seguendo scrupolosamente i quarantatre stacchi di scena.

Un passo di pace

Facciamo insieme UN PASSO DI PACE!
Basta guerre! Mai più vittime! Fermiamo le stragi di civili indifesi a Gaza, in Palestina e Israele, in Ucraina, Siria, Iraq, Libia, Afghanistan, Congo…
Per Libertà, Diritti, Dignità, Giustizia, Democrazia

— Manifestazione Nazionale —
Firenze, 21 settembre 2014
Piazzale Michelangelo – Ore 11:00 > 16:00

Un passo di pace

Organizzata da
Interventi civili di pace
Rete della pace
Sbilanciamoci
Controllarmi – rete italiana per il disarmo

Restiamo umani, facciamo sentire la nostra voce, mobilitiamo la società civile in Europa ed in Medio Oriente contro le guerre, contro le stragi di civili e contro i mercanti di armi; contro le politiche che quelle guerre hanno favorito, legittimato e a volte promosso.
Diamo voce a chi resiste e si oppone in modo nonviolento alle guerre, alle pulizie etniche, alle politiche di guerra, ai regimi dittatoriali, al razzismo, all’apartheid.
Costruiamo insieme una nuova storia di pace, di libertà, di diritti, di democrazia e di giustizia: diamo vita a un’alleanza civica in Europa e nel Mediterraneo contro le guerre e per il disarmo.
Lanciamo da Firenze una piattaforma di richieste e di campagne per un cambio di passo delle politiche dei governi e delle istituzioni internazionali. Il passo di pace che dobbiamo fare è tanto urgente quanto ambizioso e difficile.
Perché fermare le guerre e le stragi significa dare finalmente il primato del governo globale del pianeta e delle relazioni tra Stati alla politica multilaterale, ad un sistema delle Nazioni Unite da riformare e da potenziare; significa cambiare il modello di sviluppo, non più orientato al consumo del pianeta per il benessere di pochi ma alla sostenibilità futura ed al benessere di tutti; significa applicazione e rispetto da parte di tutti gli Stati degli accordi, delle convenzioni internazionali e dei diritti umani con meccanismi sanzionatori e con un sistema di polizia e di giustizia internazionale operativo; significa riconoscere il diritto d’asilo e dare accoglienza ai profughi di guerra; significa investire nella ricerca, nell’educazione, nell’ambiente, nell’economia e nel lavoro, nella giustizia sociale, nella democrazia, nella cultura, nel dialogo, nella difesa civile, nella cooperazione, in funzione della pacifica e plurale convivenza e del governo democratico globale, convertendo qui le enormi risorse spese per armamenti e guerre decennali.
Se questo cambio di passo delle politiche non si realizzasse in queste direzioni sappiamo bene cosa ci aspetta, è sotto gli occhi di tutti: sono i 2000 morti di Gaza, il carcere a cielo aperto per 1,8 milioni di palestinesi, i 47 anni di colonizzazione e occupazione israeliana della Palestina, una vita sotto minaccia per il popolo israeliano, la guerra, i prodromi della pulizia etnica, la violazione dell’autodeterminazione dei popoli in Ucraina, come in Palestina e nel Sahara Occidentale, le 200mila vittime del conflitto siriano e le circa 2000 vittime che il conflitto iracheno sta mietendo ogni mese; le infiltrazioni mafiose e criminali in ogni conflitto, l’uso del terrorismo anche da parte degli Stati, la tortura, la detenzione illegittima, gli scomparsi, il fondamentalismo, il sostegno a dittatori e monarchie medioevali per difendere potenti interessi di parte e i nostri approvvigionamenti energetici; sono le esecuzioni di massa, la proliferazione degli armamenti e dell’economia di guerra, i milioni di profughi e di disperati in fuga, la finanza speculativa, il fallimento degli Stati, il saccheggio dei beni comuni e la crisi delle democrazie, la propaganda e le informazioni strumentalmente distorte dai poteri forti che influenzano e condizionano l’opinione pubblica… un elenco infinito di drammatici eventi che si ripetono sistematicamente, diventando parte del nostro quotidiano come fossero disastri inevitabili per proseguire il corso della civiltà, la nostra.
Questo è il bivio che abbiamo di fronte: continuare a denunciare in modo generico questa realtà o lavorare con determinazione e strategia per mutare le politiche responsabili della proliferazione delle guerre, per costruire un’alternativa a questo corso della storia? Puntare l’indice solo sugli effetti o denunciare e sradicare le cause della violenza diretta, culturale e strutturale che permea il nostro sistema, di cui siamo in parte tutti complici?
Alla viltà, al cinismo ed alla violenza, vogliamo sostituire l’alternativa del coraggio, della nonviolenza, della disobbedienza civile.
A Firenze, in continuità con l’Arena di Pace e Disarmo, ascolteremo testimonianze provenienti dai teatri di guerra e le voci di chi si oppone in Europa e nel mondo alle politiche di guerra, per fare assieme questo passo di pace.
Raccoglieremo e lanceremo concrete richieste alla politica: campagne che segnano un cambio di passo nelle proposte per la soluzione politica dei conflitti, per la pace, per i diritti, per la giustizia, per il disarmo e la difesa civile non armata e nonviolenta.
Invitiamo quindi ad aderire a questo appello partecipando alla manifestazione di Firenze ed organizzando mobilitazioni in altre città europee e centri martoriati dai conflitti. Vi chiediamo di inviare fin d’ora alla Segreteria dell’evento, oltre all’adesione, le proposte e campagne concrete, già strutturate, che vorreste rilanciare durante la manifestazione e inserire nella piattaforma finale.

Adesioni > passodipace@gmail.com
Stampa > passodipacestampa@gmail.com
Comitato organizzatore firenze > passodipacefirenze@gmail.com, 389/0053021
Comitato organizzazione roma > 345/5495153

Per donazioni e contributi per la realizzazione della manifestazione è possibile un versamento presso il conto corrente IT27U0501803000000000163157
Intestazione: C.T.Acli Perugia
Causale: Un passo di pace
Presso: Banca Popolare Etica – Perugia

Twitter > @passodipace
Hashtag > #passodipace #21settembre
Evento Facebook > https://www.facebook.com/events/641626609278905/

8 mq al secondo

Slow Food Scandicci,
in collaborazione con Centrolibro

presenta

Martedì 16 settembre, ore 21.00
Piazzale della Resistenza – Scandicci
(davanti alla libreria)

8 mq al secondo

8 mq al secondo
Salvare l’Italia dall’asfalto e dal cemento

Ne parliamo con Domenico Finiguerra, autore del libro e promotore del Forum “Salviamo il Paesaggio”, e Tomaso Montanari, giornalista e docente universitario.

“Avere a cuore la cura del Pianeta e il futuro dei giovani” e “La sovranità alimentare dei territori”: sono due temi della nostra mission politica. Il consumo di suolo, causato dalla cementificazione selvaggia, distrugge la fertilità e la biodiversità e ha provocato la perdita della sovranità alimentare nell’area fiorentina. Già oggi l’area metropolitana dipende per oltre il 90% dei prodotti alimentari da importazioni da altre aree nazionali o internazionali. Alla perdita di sovranità alimentare si sommano i danni provocati alla sicurezza dei suoli e la perdita di un bene immateriale, quello del paesaggio tipico dell’area fiorentina, parte integrante della nostra identità.
Con questa prima iniziativa, Slow Food Scandicci (Scandicci-Lastra a Signa-Piana fiorentina) intende porre le basi di un percorso di approfondimento e operatività su queste tematiche.

– Prossimi appuntamenti –

  • Novembre 2014 – Incontro con A. Marson, ass. regionale all’Urbanistica, insieme ai Comitati per il Parco della Piana, Legambiente e Italia Nostra
  • Gennaio 2015 – Tavola rotonda con G. Salvadori, ass. regionale all’Agricoltura, e gli amministratori dei comuni interessati

A cura del Gruppo di lavoro “Ambiente e Territorio”
Slow Food Scandicci

Altraterra – Festival di musica popolare

Volantino Altraterra 2014

Venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 agosto, presso la Piazza del Grano di Asciano (Siena), si svolgerà la quarta edizione del Festival di Musica Popolare “Altraterra”, organizzato dall’associazione culturale Altramente in collaborazione con l’Istituto Ernesto de Martino. “Ciò che noi pensiamo è che un certo tipo di musica, quella popolare, non possa essere recuperato e divulgato fra pochi eletti, nel chiuso di un locale intellettualeggiante senza l’esatta comprensione della sua natura. Essa realizza la sua vera dimensione in piazza, nel contatto vivo con la gente da cui è nata e da cui è stata ispirata”: è questo lo spirito da cui nasce e si sviluppa il festival.
Canti e musiche della tradizione toscana e non solo daranno vita ad una rassegna che sta riscuotendo sempre più attenzione anche fuori dalla provincia di Siena.
Ogni sera si esibirà un gruppo diverso: venerdì 29 suoneranno i Musicanti di Bacco con un viaggio nel Sud, con tarantelle, serenate, stornelli accompagnati dal suono del tamburello e del mandolino; sabato 30 si esibirà il Collettivo Folcloristico Montano, che ci farà fare un tuffo nella memoria raccontando la toscana contadina con le ottave, i canti del lavoro e di lotta; domenica 31 sarà la volta del Coro dei Cardellini del Fontanino, il coro dei minatori dell’Amiata che ha fatto la storia di questo genere.
I concerti inizieranno dalle 21.00 mentre dalle 19.00 sarà attivo un punto di ristoro a Km zero, con prodotti provenienti dalle campagne attorno ad Asciano, e saranno presenti banchetti con prodotti locali e di artigianato. Inoltre per tutte e tre le serate sarà possibile visitare la mostra fotografica dal titolo “I 4 Elementi in Toscana”, che verrà realizzata proprio negli spazi adiacenti alla festa. Sabato 30, in collaborazione con i volontari del Servizio Civile Regionale, verrà organizzata una passeggiata alla riscoperta dei luoghi nascosti di Asciano. Domenica 31 invece, una divertente dimostrazione di ricerca del tartufo si terrà presso la Lama, in collaborazione con l’Associazione Tartufai.