Articoli dell'anno 2014

È uscito il cofanetto di “Fino al cuore della rivolta”

Fino al cuore della rivolta - CD

Ecco una delle sorprese di questa decima edizione del festival della Resistenza Fino al cuore della rivolta: un cofanetto che racconta 10 anni di festival in 3 CD, attraverso 49 artisti. Potete comprarlo al Circolo culturale enogastronomico Archivi della Resistenza presso il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS) a prezzo speciale (10 euro a CD, 25 euro tutto il cofanetto), oppure richiederlo con una spedizione postale scrivendoci a info@archividellaresistenza.it o telefonando al 3393482891 (10 euro a CD, 25 euro tutto il cofanetto + spese di spedizione), bonifico intestato a Archivi della Resistenza IBAN IT58L0760113600000069181931. L’iniziativa senza fini di lucro serve a sostenere il festival “Fino al cuore della rivolta” e le attività della associazione. Alla realizzazione dell’iniziativa ha partecipato anche il nostro Istituto.

Fino al cuore della rivolta
Festival della Resistenza

CD 1

  1. Ivan Della Mea, ­Resistenza e libertà
  2. Daniele Sepe, MCMXCIV perché i vivi non ricordano
  3. Zuf de Zur, Il suo nome: bandito
  4. Visibì, ­Gioco con il fuoco
  5. Yo yo mundi, ­Canto della prigione
  6. Stormy Six, ­8 settembre
  7. G.P. Alloisio e M.Maggiani, Cuore bipolare
  8. Mauro Manicardi, ­Gottero’s march
  9. E’ Zezi Gruppo Operaio, ­Ciente veleni – Sguarracino
  10. Forasteri, Testamento di Piè
  11. Marco Rovelli, La comunarda
  12. Gang, Le radici e le ali
  13. Khorakhanè, La ballata di Gino
  14. I Giorni Cantati, Per Santa Caterina dei pastai
  15. Sandra Boninelli, Addio padre
  16. Nuovo canzoniere bresciano, 30 anni (Piazza Loggia 1974-2004)

CD 2

  1. Bobo Rondelli, A me ciam Bert
  2. Giovanna Marini, I treni per Reggio Calabria
  3. Antica Rumeria Lagrima de Oro, Cafiero
  4. Nada, Maremma
  5. Antonio Lombardi, La fontanavecchia
  6. Alessio Lega, Malatesta
  7. Têtes de Bois, Avanti pop
  8. Movimento Unico Sud, A’ virrineddha
  9. Ascanio Celestini, Le ore del bevitore
  10. Paolo Ciarchi, Lenin’s rock
  11. Andrea Buffa, Dormi
  12. Contratto Sociale GNU_folk, Una questione privata
  13. Pardo Fornaciari, Vi ricordate quel 20 di luglio
  14. Gualtiero Bertelli, Noi (che suoi moli)
  15. L. Bernardini e E. Simeone, Di tutti è la memoria
  16. Los Caimanos, Oil to burn

CD 3

  1. Claudio Lolli, Ho visto anche degli zingari felici
  2. Cisco, Quarant’anni
  3. Apuamater, Var’ka
  4. I Fratelli Rossi, Il bersagliere
  5. Coro Mondine di Novi, Figli di nessuno
  6. Tano Avanzato, Pirati a Palermo
  7. Paolo Pietrangeli, Valle Giulia
  8. Moni Ovadia, Zog nit keyn mol
  9. Banda Osiris, Oggi, un giorno del ’44 (bella ciao)
  10. David Riondino, Madonna Filippa
  11. Massimo Ferrante, L’occhiu di lu suli
  12. Ginevra Di Marco, Pietà l’è morta
  13. Suonatori Terra Terra, Il canto della Pie(v)vecchia
  14. Claudio Cormio, Il Pistola e il Cavaliere
  15. Esterina, Both of us
  16. Rudi Assuntino, Ci ragiono e canto
  17. Andrea Giannoni, Mi chiedo perché?

Sacco & Vanzetti & noi oggi

Istituto Ernesto de Martino
Ateneo Libertario Fiorentino
Sacco and Vanzetti Commemoration Society
Cristoforo Beggiami Savigliano
Cooperativa Sociale CAT

presentano

Sacco & Vanzetti & noi oggi
Venerdì 22 agosto 2014 presso l’Istituto Ernesto de Martino

Funerali di Sacco e Vanzetti

Programma

  • Dalle ore 18
    Apertura della sede del de Martino
  • Ore 18.30
    Presentazione dell’iniziativa e incontro con Luigi Botta
  • Ore 20
    Cena buffet a sottoscrizione libera e generosa
  • Ore 21.30
    Proiezione in anteprima del film inedito I funerali di Sacco e Vanzetti
  • A seguire
    Concerto con Coro Garibaldi d’assalto accompagnato da Davide Giromini e Alessio Lega

«Il 22 d’agosto / a Boston in America…» veniva eseguita la condanna a morte per Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, ingiustamente accusati di rapina e omicidio. Era il 1927. Furono uccisi perché anarchici e italiani immigrati. Oggi sarebbero chiamati sovversivi e terroristi, clandestini e stranieri.
Spesso, ancora oggi, il potere usa le armi della menzogna, della repressione e della violenza per soffocare ogni forma di contestazione, comprese quelle scaturite dalle ingiustizie sociali.

A quasi novant’anni da quei giorni vogliamo presentare in pubblico un documento visivo “eccezionale”, in quanto girato clandestinamente il giorno dei funerali di Sacco e Vanzetti, il 28 agosto, grazie alla mobilitazione del “Comitato di Difesa” coordinato da un altro italiano, Aldino Felicani, anarchico originario di Vicchio.
Su ordine del governo americano tutti i filmati sul caso dei due italiani furono distrutti. Questi spezzoni di pellicola si sono salvati e ora, grazie al lavoro di pulitura e montaggio eseguito da Jerry Kaplan e alla disponibilità della “Sacco e Vanzetti Society” di Boston, possono essere visti in Italia.

Grazie allo studioso Luigi Botta, da anni impegnato nella ricostruzione della vicenda; grazie ai musicisti che interverranno per cantare l’eterna storia di ingiustizie e riscatto; grazie a tutti coloro che sfideranno l’estate per partecipare a questa serata, per Sacco e Vanzetti, per tutti noi, per non dimenticare.

Fino al cuore della rivolta 2014

Dal 31 luglio al 5 agosto si terrà a Fosdinovo la decima e densissima edizione del festival “Fino al cuore della rivolta”. L’Istituto sarà presente col suo banchino tutti i giorni.
Qui il programma completo: https://www.facebook.com/events/702888453094098

Volantino Fino al cuore della rivolta 2014

Omaggio a Ivan Della Mea

Ivan Della Mea ci ha lasciati cinque anni fa, il 14 giugno 2009, e non smette né smetterà di mancarci e di essere con noi. Domenica 15 giugno, al Carroponte di Sesto San Giovanni (Milano), alle 21, si terrà un concerto-omaggio per lui con la Banda Popolare Yu Kung, la Banda degli Ottoni a Scoppio, Paolo, Alberto e Isabella Ciarchi, Claudio Cormio, Marco Rovelli, Alessio Lega e Guido Rolando (Giubbonsky). Ci sarà inoltre un ricordo di Luigi Pestalozza e il palco sarà aperto a tutti quelli che hanno condiviso con Ivan gli anni di impegno musicale, sociale e politico e che continuano a farlo dopo di lui.
L’ingresso è gratuito.

Ivan Della Mea con la chitarra

Bella Ciao 1964-2014

Bella Ciao
Il più importante spettacolo
del folk revival italiano
riallestito dopo 50 anni

11 giugno, ore 21.00
Auditorium Giuseppe Di Vittorio
Camera del Lavoro di Milano
Corso di Porta Vittoria, 43
Ingresso 10 euro

— Concerto —

Con Ginevra Di Marco (voce), Lucilla Galeazzi (voce), Elena Ledda (voce), Alessio Lega (voce, chitarra), Andrea Salvatore (chitarra e altre corde), Gigi Biolcati (percussioni e cori), Riccardo Tesi (organetto e direzione musicale), Franco Fabbri (direzione artistica), Silvano Piccardi (regia).

Al termine del concerto ci sarà il saluto di Graziano Gorla, Segretario Generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano.

Cos’è Bella Ciao

Bella Ciao è storicamente lo spettacolo più importante del folk revival italiano. Da lì deriva il lavoro di tutti i musicisti che con grande successo lavorano oggi portando la musica popolare italiana nelle piazze di tutto il mondo. Riallestirlo a distanza di 50 anni dalla prima (21 giugno 1964) vuol dire proporre uno spettacolo la cui eco originaria non s’è mai spenta, anche per le migliaia di appassionati venuti dopo.

Bella Ciao oggi e domani

Dopo anni di riflessioni e ripensamenti, e in accordo con l’Istituto Ernesto de Martino e con gli autori dello spettacolo (Roberto Leydi e Filippo Crivelli) e i loro eredi, che di Bella Ciao sono i titolari, un gruppo d’istituzioni, enti culturali, intellettuali, musicisti, ricercatori attivi nell’area milanese, propone un riallestimento dello spettacolo. Non un atto di archeologia ma una forte sollecitazione per il pubblico contemporaneo. Le canzoni di Bella Ciao non solo conservano tutta la loro potenza espressiva, ma hanno acquisito una nuova urgenza nel mondo globalizzato per i loro valori libertari, pacifisti e civili. Bella Ciao è una lezione di democrazia che nasce dal basso; un romanzo storico costruito attraverso la musica, i suoni e le parole.

La scaletta, il cast, la musica

È difficile toccare un monumento. È necessario essere al contempo fedeli e innovativi, risolvere l’apparente inconciliabilità di queste due esigenze. La grande forza dello spettacolo originale sta nella scaletta dei brani, che questo riallestimento ripropone con rigore filologico; l’innovazione di questo riallestimento sta nel trattamento musicale affidato a un ensemble diretto e concertato da Riccardo Tesi, uno dei più brillanti e attenti protagonisti della musica popolare mondiale. Non più dunque l’accompagnamento della sola chitarra, ma un lavoro di composizione che instaura un dialogo fra suoni e significati, per una sinfonia popolare ricca. Le voci degli interpreti non possono essere più le stesse. Un’attenta ricerca ha portato alla selezione di un cast eccezionale: i più interessanti interpreti di musica popolare e canto sociale, che di Bella Ciao sono i figli diretti. Le voci saranno quelle di Ginevra di Marco, Lucilla Galeazzi, Elena Ledda, Alessio Lega. La direzione artistica del progetto è di Franco Fabbri.

I musicisti

Riccardo Tesi: musicista, concertatore e autore degli arrangiamenti. Organettista di fama internazionale, è un assiduo travalicatore di frontiere geografiche e stilistiche. Nel corso della sua trentennale carriera ha collaborato con nomi prestigiosi della world music italiana e straniera (C. Bueno, E. Ledda, D. Sepe, P. Vaillant, J. Kirkpatrick, J. Vali, M. Perrone, K. Junkera), del jazz (G. Mirabassi, G. Trovesi, M.P. De Vito), del rock (P. Pelù, G. Di Marco, F. Magnelli, Skiantos) fino alla grande canzone d’autore (F. De André, I. Fossati, G.M. Testa, G. Gaber, C. Donà, ecc.). È il leader fondatore di Banditaliana, uno dei gruppi italiani di world music più acclamati a livello internazionale.
Ginevra Di Marco: questa straordinaria interprete, fra le più note della musica italiana contemporanea, si è mossa dalla scena del Rock Indipendente con i CSI e i PGR per poi dedicarsi alla carriera solista. Nel corso delle sue ricerche è approdata alla musica popolare (in particolare quella toscana) alla quale ha dedicato i suoi ultimi tre CD.
Elena Ledda: cantante di formazione classica e sperimentatrice delle potenzialità della voce, è l’ambasciatrice nel mondo della musica popolare sarda. Nella sua esperienza musicale il rigore si fonde con la ricerca di un linguaggio universale attraverso la collaborazione con artisti come Fabrizio De André, Lester Bowie, Don Cherry, Andreas Vollenweider, Savina Yannatou, Maria del Mar Bonet, Paolo Fresu, Noa e Andrea Parodi, Rita Marcotulli, Antonello Salis, Gavino Murgia, Riccardo Tesi.
Lucilla Galeazzi: formatasi nel quartetto di Giovanna Marini e col maestro Roberto de Simone, è attualmente considerata la più versatile interprete di repertori di musica popolare del nord e sud Italia. Vincitrice di una targa Tenco, vanta una notevole carriera internazionale e ha collaborato con importanti artisti di varia estrazione, dal jazz (G. Trovesi, E. Colombo, C. Barthelemy) alla musica antica (Ensemble Arpeggiata, con cui ha vinto un Grammy Award nel 2003), fino alla world music (B’net Houarijat, Faraualla, J.J. Mosalini, A. Sparagna, C. Rizzo).
Alessio Lega: cantante, autore e traduttore. Ha inciso sei dischi che gli sono valsi una targa Tenco e numerosi riconoscimenti. Ha messo in scena centinaia di spettacoli, di performance, di conferenze-concerti sulla canzone d’autore mondiale e sulla musica popolare e d’impegno. Ha scritto due libri, uno dei quali in coppia con Ascanio Celestini. Dopo un’assidua frequentazione col Nuovo Canzoniere Italiano, è considerato oggi il rappresentante più coerente del canto sociale, in bilico tra canzone d’autore e riproposizione dei repertori storici.
Andrea Salvadori: compositore, chitarrista e sound designer, condivide dal 2000 il percorso artistico di Ginevra Di Marco, con la quale ha registrato sette album. Dal 2003 collabora, sempre in qualità di musicista e arrangiatore, al progetto musicale Stazioni Lunari, diretto da Francesco Magnelli, cui partecipano moltissimi artisti del panorama musicale italiano. La predilezione per la composizione musicale unita al sound design lo avvicinano al teatro in qualità di drammaturgo musicale con Armando Punzo, direttore della Compagnia della Fortezza – regista-autore della scena – con cui stabilisce un sodalizio creativo.
Gigi Biolcati: percussionista eclettico e creativo. Da quattro anni fa parte del gruppo toscano Banditaliana, con il quale dà vita a un originale set percussivo in cui convivono strumenti etnici tradizionali e altri di sua creazione. Vanta numerose collaborazioni in ambito jazzistico (Alboran trio), di canzone d’autore (Cristiano De André) e world music (gli inglesi Scarp, Maurizio Martinotti, Jean Blanchard, ecc.).
Franco Fabbri: musicologo italiano (insegna all’Università di Torino) di fama internazionale. Come musicista è stato dal 1966 al 2012 cantante, polistrumentista e autore del gruppo degli Stormy Six. Ha fondato nel 1974 la cooperativa l’Orchestra, la prima organizzazione indipendente che raccoglieva musicisti folk, popular, jazz, colti, italiani ed europei (dal Gruppo Folk Internazionale di Moni Ovadia agli Stormy Six e agli Henry Cow, da Guido Mazzon e Tony Rusconi a Piero Milesi e Heiner Goebbels).

* * *

Bella Ciao rappresenta una storia da raccontare e analizzare: le ricerche rocambolesche che portarono alla scoperta dei brani, le furiose polemiche che accompagnarono la prima, le controversie fra i ricercatori, gli aneddoti teatrali, sono pagine indimenticabili del costume e della cultura italiana.
Per approfondire tutto questo i professori Nicola Scaldaferri e Franco Fabbri hanno organizzato una Giornata di Studi su Bella Ciao che si terrà il 17 giugno 2014 presso la Sala Napoleonica del Palazzo Greppi

17 giugno, ore 10.30 / 17.30
Università di Milano
Dipartimento di Beni culturali e ambientali
Sala Napoleonica, Palazzo Greppi,
via S. Antonio 10

— Convegno —

10.30 – 12.30

Saluti
Paolo Inghilleri, Filippo Del Corno, Franco Lurà

Milano anni ’60: percorsi tra musica, ricerca e impegno
Introduce e coordina Franco Fabbri
Interventi di Siel Agugliaro, Delia Casadei, Domenico Ferraro, Jacopo Tomatis

14.30 – 17.30

Materiali e documenti sullo spettacolo
Introduce e coordina Nicola Scaldaferri
Interventi di Claudio Argiolas, Alessio Lega, Emilio Sala, Valentina Trovato

Protagonisti, testimonianze, eredità
Tavola rotonda con Cesare Bermani, Dante Bellamio, Giuseppe Morandi, Luigi Pestalozza, Giancarlo Nostrini, Stefano Pogelli

Coordina Emilio Sala

Conclusioni a cura di Franco Fabbri

La giornata sarà trasmessa in streaming, a cura del CTU, sul portale video http://portalevideo.unimi.it

Bella Ciao 1964-2014 è organizzato da Associazione culturale Secondo Maggio, CGIL Milano, Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali; in collaborazione con ARCI Milano, CDE – Centro di dialettologia e di etnografia, CTU, LEAV – Laboratorio di Etnomusicologia e Antropologia Visuale dell’Università degli Studi di Milano; in accordo con l’Istituto Ernesto de Martino, il centro di dialettologia e di etnografia “Fondo Leydi” di Bellinzona, e con Filippo Crivelli; con il patrocinio del Comune di Milano e il contributo de Il Saggiatore.