Articoli dell'anno 2025

VIII Festival del SedicidAgosto in ricordo di Sante Caserio

Il testo del volantino è riportato nel post.

 

VIII Festival del SedicidAgosto

Rassegna di musica popolare in ricordo di
Sante Geronimo Caserio
A fianco di tutti i popoli in lotta per la terra, l’acqua e la libertà

Campo sportivo S. Martino, Roccatederighi, Grosseto, 16 e 17 agosto 2025

Ingresso gratuito con offerta libera e consapevole

Ampio parcheggio sotto i castagni e pernottamento sotto le stelle
Pranzo e cena sotto i castagni
Libri, CD e mercatino dell’autoproduzione

Speciale partecipazione di Stefano Arrighetti
dell’Istituto Ernesto de Martino

Sabato 16, dalle 18
Stazione Rossa
Dino Simone: Dormite gente
– Cena sotto i castagni –
FolkAlbegna: musica dal basso
Susanna Buffa e Igor Legari: Quando l’anarchia verrà
Cialtroni sul palco: Non si cambia la storia chiedendo il permesso
Gli Inguastiti: punk e anarchia
Jonni Rankore, working class poet

Domenica 17
– Alle 11 –
Giochiamo alla PACE: attività per bambini
– Pranzo sotto i castagni –
– Dalle 18 –
Coro SedicidAgosto
Orchestra maldestra: folk rock psichedelico
Lisetta Luchini e Le Cantore: Ad alta voce dalla Toscana al Mondointero
– Cena sotto i castagni –
Musicanti di maremma: Anarchia e rivoluzione
Alessio Lega: Ma chi ha detto che non c’è?! Canti di anarchia vivente
RibelliCanti: Nostra patria è il mondo intero

Domenica, dalle 15 alle 18
Libri Libera Tutti: presentazioni di libri
Tiziano Antonelli della redazione di Umanità Nova presenta Il laboratorio dell’anarchia di Davide Turcato, edizioni Zero in Condotta
Cassa Anti-Repressione Bruno Filippi, a cura di Alessandro Millanta
Stefania Mori e Alberto Ciampi del CSSVP: Il gruppo anarchico porta alla croce lungo la Via Cassia. Un inedito.
Fabio Razzi: Il ver perenne
Pardo Fornaciari: Quante volte figliuolo?

Organizzato da La Fiaccola dell’Anarchia, Umanità Nova, Il Cantastorie On Line, RibelliCanti, Cassa Antirepressione Bruno Filippi, Alta Maremma ASD, La Sacca del Diavolo di Radio Popolare, Istituto Ernesto de Martino

Per informazioni
Giampiero: +39 334 95 22 075
Jonny (via whatsapp): +34 682 47 36 64

Fino al cuore della rivolta – XXI edizione

Il testo è riportato nel post. Il volantino è bianco, rosso e nero, e in testa ha una foto che ritrae due scarponi da montagna di cuoio, molto consumati.

Fino al cuore della rivolta
Festival della Resistenza
XXI edizione

Musica – Teatro – Dibattiti – Poesia

Fosdinovo (MS), Museo Audiovisivo della Resistenza
7-8-9-10-12-13-14-15-16-17-19-20 agosto duemilaventicinque

Ingresso gratuito

Incontri dalle 17
Gastronomia dalle 19
Spettacoli dalle 21

Giovedì 7
Ascanio Celestini
Modena City Ramblers
Dopo spettacolo: Eil Marchini + Gabriele Brunelli

Venerdì 8
Rema
Dario Vergassola
Mille
Dopo spettacolo: Gelsomino + Alice Sanguinetti

Sabato 9
Moni Ovadia
Antonio Lombardi
Federico Sirianni
Dopo spettacolo: Federico Rosi + Steve Valoni

Domenica 10
Omaggio a Piero Ciampi
Nada
Punkreas
Dopo spettacolo: Plumeria + Sebastian Luque Herrera

Martedì 12
Marco Rovelli
Cisco
Dopo spettacolo: Romance + Davide Pascarella

Mercoledì 13
Nicole Coceancig
Giulia Mei
I Premi Oskar
Dopo spettacolo: Stagi³ + Asia Minniti

Giovedì 14
Area Open Project
Queen of Saba
Dopo spettacolo: Crabbish

Venerdì 15
Visibì
Los Caimanos
Giancane
Dopo spettacolo: Ademei + Matilde Bernardi

Sabato 16
Jonathan Lazzini
Alessio Lega
Yo Yo Mundi & Gang
Dopo spettacolo: Luciano Torri

Domenica 17
M. Maggiani & A. Prunetti
Gabriele Puccetti
Bobo Rondelli
Dopo spettacolo: Luna Falena

Martedì 19
Casa del Vento
Banco del Mutuo Soccorso
Esterina
Dopo spettacolo: Albicocche Atomiche

Mercoledì 20
Pupi di Surfaro
99 Posse
Dopo spettacolo: The Bitterbeat

Info
info@archividellaresistenza.it
329.0099418
Pagina FB Archivi della Resistenza

Pastasciutta Antifascista alla Casa del Popolo

Anche a Sesto Fiorentino, anche quest’anno, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, venerdì 25 luglio ci sarà la Pastasciutta Antifascista.
È un’iniziativa nazionale promossa dal Museo Casa Cervi e da ANPI Nazionale e rinnova la grande festa che fu organizzata a Casa Cervi dopo la caduta e l’arresto di Mussolini, avvenuto appunto il 25 luglio 1943: una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine dalla Famiglia Cervi per festeggiare «il più bel funerale del fascismo».

Venerdì 25 luglio 2025, alle 20,
all’ARCI Casa del Popolo Padule,
in Via del Risorgimento 237,
a Sesto Fiorentino

Pastasciutta Antifascista

A seguire concerto del gruppo I Disertori

La pastasciutta sarà rigorosamente gratis per tutti.
Chi vorrà potrà poi accompagnarla con piatti di carne o vegetariani.

Per la prenotazione, obbligatoria, potete chiamare

  • 3319861781 (Istituto Ernesto de Martino)
  • 3402421781 (SPI)
  • 3356451849 (Casa del Popolo Padule)
  • 3400521604 (ANPI Sesto Fiorentino)

Volantino dell'iniziativa "Pastasciutta Antifascista" per il 2025. Le informazioni più rilevanti sono nel post.

InCanto 2025, sabato 19 luglio: «Resistenze. Italia – Storia di una Repubblica»

Quest’anno abbiamo dedicato la nostra rassegna InCanto alle Resistenze e in particolare alla Resistenza partigiana, scelta in nome della dignità e della volontà di abbattere il regime fascista e motore della Liberazione del nostro paese. Abbiamo presentato concerti e situazioni molto legati al presente, cercando di tenere insieme memoria e contemporaneità. Lo spettacolo teatrale che chiuderà l’estate di InCanto rappresenta bene questa tensione tra memoria e presente.

Sabato 19 luglio 2025 alle 21:15,
presso Villa San Lorenzo,
Via Scardassieri 47,
Sesto Fiorentino

Resistenze. Italia

Storia di una Repubblica

Spettacolo teatrale di Dario Focardi,
con Dario Focardi e Davide Giromini
Produzione: Teatri della Resistenza

Una foto in bianco e nero, in formato orizzontale, che ritrae la squadra della Fiorentina schierata in mezzo al campo in uno stadio. Tutti i giocatori stanno facendo il saluto nazifascista con il braccio destro alzato e teso, tranne Bruno Neri.

La persona dentro il cerchio rosso si chiamava Bruno Neri: calciatore della Fiorentina, del Torino e della Nazionale, antifascista e partigiano.
Fascismo, calcio, guerra e Resistenza: questi gli ingredienti dello spettacolo teatrale Storia di una Repubblica.
Dai racconti estivi di un nonno emergono le veglie, i canti, l’infanzia, l’odore di una stagione: una serie di microstorie che si intrecciano con la grande storia collettiva italiana.

Ingresso 7 euro

Giuseppe Morandi – Fotografie ritrovate

Lega di Cultura di Piadena e Pantacon, con il patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con Provincia di Mantova e Casa del Mantegna, con il sostegno di Gruppo TEA, presentano

Giuseppe Morandi
Fotografie ritrovate

Casa del Mantegna, Mantova,
dal 12 luglio al 24 agosto 2025

Inaugurazione sabato 12 luglio 2025 alle 18

Orari:
da martedì a venerdì dalle 10 alle 13,
sabato dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 19,
domenica dalle 9:30 alle 12:30

Ingresso gratuito

La mostra ripercorre attraverso oltre 100 scatti – per lo più inediti – l’attività di fotografo di Giuseppe Morandi (Piadena, 25 agosto 1937-14 novembre 2024), straordinario artista e organizzatore di cultura, fondatore della Lega di Cultura di Piadena insieme a Gianfranco Azzali nel 1967 e recentemente scomparso.

Morandi ha lasciato oltre 10.000 fotografie, scattate tra la fine degli anni ’50 del XX secolo e oggi, che sono state oggetto di pubblicazioni e mostre in Italia e nel mondo. Con Mazzotta ha pubblicato I paisan (1979), Volti della Bassa Padana (1984), Cremonesi a Cremona (1987), Quelli di Mantova (1991), La mia Africa (2001), Vecchi e nuovi volti della Bassa Padana (2011). Le sue fotografie sono state esposte a Berlino, Lisbona, Cambridge, San Francisco, Washington, Madeira. Giuseppe Morandi è nato al Vho di Piadena (Cr) da una famiglia contadina e operaia. Inizia a raccontare il mondo che lo circonda senza nessuna presunzione o censura, concentrandosi soprattutto sui paisan – salariati e braccianti agricoli – e su quella civiltà contadina cui sentiva di appartenere e alla quale voleva «restituire voce, dignità e storia» in un momento di trasformazione – e trapasso definitivo – a seguito del processo di meccanizzazione dell’agricoltura. Un mondo fatto di saperi, riti, tradizioni, ma soprattutto di persone che Morandi chiamava con nome, cognome e spesso scurmai (soprannome), sempre a sottolineare il rapporto umano e la relazione che stava dietro le sue immagini: «non sono il fotografo delle immagini rubate o delle fotografie messe in posa… quando fotografo ho già visto tante volte quello che fotografo, l’ho vissuto con le persone che fotografo».

L’idea di una mostra di fotografie inedite nasce tra il 2019 e il 2020, quando si riprende il lavoro di analisi, riorganizzazione e conservazione dell’archivio di negativi che Morandi conservava a casa sua. Un gruppo di scatti – 300 fotografie circa – già dagli anni ’90 è presente presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione della Università degli Studi di Parma. Una consistente parte della produzione del fotografo piadenese (circa 2.000 immagini) è stata poi digitalizzata e catalogata tra il 2011 e il 2012 grazie all’intervento di Regione Lombardia all’interno di una più ampia operazione coordinata dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale per la costituzione del Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia (R.E.I.L.).

La mostra Giuseppe Morandi – Fotografie ritrovate restituisce lo sguardo del fotografo sul mondo. Uno sguardo che è rimasto lo stesso – attraverso la macchina fotografica e la cinepresa – nel corso del tempo, ma che ha incontrato persone, luoghi, riti, identità in mutamento: dalla fine della millenaria civiltà contadina della bassa Padana alla vita delle città di provincia, dai nuovi lavoratori nelle campagne della bassa pianura padana agli immigrati, dal Vho di Piadena alle banlieue parigine. Un racconto rinnovato, intimo e pubblico allo stesso tempo, sempre dalla stessa parte, sempre con le persone.

A conclusione del percorso espositivo è allestita una sezione video in cui viene proposto il documentario Giuseppe Morandi da Piadena di Pierluigi Bonfatti Sabbioni, Massimiliano Osini e Matteo Scaglioni.

L’omaggio a Giuseppe Morandi si completa con la pubblicazione di un libro fotografico collegato alla mostra a cura di Matteo Rebecchi e Gianfranco Azzali con una nota introduttiva di Paolo Barbaro e Peter Kammerer.

Locandina della mostra “Giuseppe Morandi - Fotografie Ritrovate”, con una foto in bianco e nero che ritrae una donna in una stanza disadorna che indica l'obiettivo a un bambino biondo che tiene in braccio, piangente.