Articoli dell'anno 2025

Pastasciutta Antifascista alla Casa del Popolo

Anche a Sesto Fiorentino, anche quest’anno, nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, venerdì 25 luglio ci sarà la Pastasciutta Antifascista.
È un’iniziativa nazionale promossa dal Museo Casa Cervi e da ANPI Nazionale e rinnova la grande festa che fu organizzata a Casa Cervi dopo la caduta e l’arresto di Mussolini, avvenuto appunto il 25 luglio 1943: una grande pastasciutta offerta a tutto il paese, distribuita in piazza a Campegine dalla Famiglia Cervi per festeggiare «il più bel funerale del fascismo».

Venerdì 25 luglio 2025, alle 20,
all’ARCI Casa del Popolo Padule,
in Via del Risorgimento 237,
a Sesto Fiorentino

Pastasciutta Antifascista

A seguire concerto del gruppo I Disertori

La pastasciutta sarà rigorosamente gratis per tutti.
Chi vorrà potrà poi accompagnarla con piatti di carne o vegetariani.

Per la prenotazione, obbligatoria, potete chiamare

  • 3319861781 (Istituto Ernesto de Martino)
  • 3402421781 (SPI)
  • 3356451849 (Casa del Popolo Padule)
  • 3400521604 (ANPI Sesto Fiorentino)

Volantino dell'iniziativa "Pastasciutta Antifascista" per il 2025. Le informazioni più rilevanti sono nel post.

InCanto 2025, sabato 19 luglio: «Resistenze. Italia – Storia di una Repubblica»

Quest’anno abbiamo dedicato la nostra rassegna InCanto alle Resistenze e in particolare alla Resistenza partigiana, scelta in nome della dignità e della volontà di abbattere il regime fascista e motore della Liberazione del nostro paese. Abbiamo presentato concerti e situazioni molto legati al presente, cercando di tenere insieme memoria e contemporaneità. Lo spettacolo teatrale che chiuderà l’estate di InCanto rappresenta bene questa tensione tra memoria e presente.

Sabato 19 luglio 2025 alle 21:15,
presso Villa San Lorenzo,
Via Scardassieri 47,
Sesto Fiorentino

Resistenze. Italia

Storia di una Repubblica

Spettacolo teatrale di Dario Focardi,
con Dario Focardi e Davide Giromini
Produzione: Teatri della Resistenza

Una foto in bianco e nero, in formato orizzontale, che ritrae la squadra della Fiorentina schierata in mezzo al campo in uno stadio. Tutti i giocatori stanno facendo il saluto nazifascista con il braccio destro alzato e teso, tranne Bruno Neri.

La persona dentro il cerchio rosso si chiamava Bruno Neri: calciatore della Fiorentina, del Torino e della Nazionale, antifascista e partigiano.
Fascismo, calcio, guerra e Resistenza: questi gli ingredienti dello spettacolo teatrale Storia di una Repubblica.
Dai racconti estivi di un nonno emergono le veglie, i canti, l’infanzia, l’odore di una stagione: una serie di microstorie che si intrecciano con la grande storia collettiva italiana.

Ingresso 7 euro

Giuseppe Morandi – Fotografie ritrovate

Lega di Cultura di Piadena e Pantacon, con il patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con Provincia di Mantova e Casa del Mantegna, con il sostegno di Gruppo TEA, presentano

Giuseppe Morandi
Fotografie ritrovate

Casa del Mantegna, Mantova,
dal 12 luglio al 24 agosto 2025

Inaugurazione sabato 12 luglio 2025 alle 18

Orari:
da martedì a venerdì dalle 10 alle 13,
sabato dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 16 alle 19,
domenica dalle 9:30 alle 12:30

Ingresso gratuito

La mostra ripercorre attraverso oltre 100 scatti – per lo più inediti – l’attività di fotografo di Giuseppe Morandi (Piadena, 25 agosto 1937-14 novembre 2024), straordinario artista e organizzatore di cultura, fondatore della Lega di Cultura di Piadena insieme a Gianfranco Azzali nel 1967 e recentemente scomparso.

Morandi ha lasciato oltre 10.000 fotografie, scattate tra la fine degli anni ’50 del XX secolo e oggi, che sono state oggetto di pubblicazioni e mostre in Italia e nel mondo. Con Mazzotta ha pubblicato I paisan (1979), Volti della Bassa Padana (1984), Cremonesi a Cremona (1987), Quelli di Mantova (1991), La mia Africa (2001), Vecchi e nuovi volti della Bassa Padana (2011). Le sue fotografie sono state esposte a Berlino, Lisbona, Cambridge, San Francisco, Washington, Madeira. Giuseppe Morandi è nato al Vho di Piadena (Cr) da una famiglia contadina e operaia. Inizia a raccontare il mondo che lo circonda senza nessuna presunzione o censura, concentrandosi soprattutto sui paisan – salariati e braccianti agricoli – e su quella civiltà contadina cui sentiva di appartenere e alla quale voleva «restituire voce, dignità e storia» in un momento di trasformazione – e trapasso definitivo – a seguito del processo di meccanizzazione dell’agricoltura. Un mondo fatto di saperi, riti, tradizioni, ma soprattutto di persone che Morandi chiamava con nome, cognome e spesso scurmai (soprannome), sempre a sottolineare il rapporto umano e la relazione che stava dietro le sue immagini: «non sono il fotografo delle immagini rubate o delle fotografie messe in posa… quando fotografo ho già visto tante volte quello che fotografo, l’ho vissuto con le persone che fotografo».

L’idea di una mostra di fotografie inedite nasce tra il 2019 e il 2020, quando si riprende il lavoro di analisi, riorganizzazione e conservazione dell’archivio di negativi che Morandi conservava a casa sua. Un gruppo di scatti – 300 fotografie circa – già dagli anni ’90 è presente presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione della Università degli Studi di Parma. Una consistente parte della produzione del fotografo piadenese (circa 2.000 immagini) è stata poi digitalizzata e catalogata tra il 2011 e il 2012 grazie all’intervento di Regione Lombardia all’interno di una più ampia operazione coordinata dall’Archivio di Etnografia e Storia sociale per la costituzione del Registro delle Eredità Immateriali della Lombardia (R.E.I.L.).

La mostra Giuseppe Morandi – Fotografie ritrovate restituisce lo sguardo del fotografo sul mondo. Uno sguardo che è rimasto lo stesso – attraverso la macchina fotografica e la cinepresa – nel corso del tempo, ma che ha incontrato persone, luoghi, riti, identità in mutamento: dalla fine della millenaria civiltà contadina della bassa Padana alla vita delle città di provincia, dai nuovi lavoratori nelle campagne della bassa pianura padana agli immigrati, dal Vho di Piadena alle banlieue parigine. Un racconto rinnovato, intimo e pubblico allo stesso tempo, sempre dalla stessa parte, sempre con le persone.

A conclusione del percorso espositivo è allestita una sezione video in cui viene proposto il documentario Giuseppe Morandi da Piadena di Pierluigi Bonfatti Sabbioni, Massimiliano Osini e Matteo Scaglioni.

L’omaggio a Giuseppe Morandi si completa con la pubblicazione di un libro fotografico collegato alla mostra a cura di Matteo Rebecchi e Gianfranco Azzali con una nota introduttiva di Paolo Barbaro e Peter Kammerer.

Locandina della mostra “Giuseppe Morandi - Fotografie Ritrovate”, con una foto in bianco e nero che ritrae una donna in una stanza disadorna che indica l'obiettivo a un bambino biondo che tiene in braccio, piangente.

InCanto 2025, sabato 5 luglio: «Resistenze. Italia»

Continua la trentesima edizione di InCanto, rassegna del canto di tradizione orale e nuova espressività in Italia.

Il prossimo concerto sarà dedicato all’80° anniversario della Liberazione e alla lotta partigiana.

Sabato 5 luglio 2025 alle 21:15,
presso Villa San Lorenzo al Prato,
in Via degli Scardassieri 47,
a Sesto Fiorentino

RESISTENZE. ITALIA

Concerto

La scelta. Resistenza e Resistenze
a ottant’anni dalla liberazione dal nazifascismo

Letizia Fuochi con Frank Cusumano ed Ettore Bonafè

Ingresso 7 euro

Presentiamo il nuovo disco di Letizia Fuochi: un concept album di 11 tracce resistenti. Un disco frutto di una complessa e sentita ricerca storica e artistica a partire da una convinzione: «Scegliere è la più alta forma di libertà».

Dateci una mano a condividere l’evento.

Locandina dell'iniziativa già descritta nel post.

InCanto 2025, sabato 21 giugno: «Resistenze. Operai»

Un’intera rassegna, InCanto 2025, dedicata al tema delle Resistenze, a partire dall’80° Anniversario della Liberazione. Alla resistenza operaia è dedicato il prossimo evento dell’Istituto Ernesto de Martino.

Sabato 21 giugno 2025, dalle 17:30,
presso Villa San Lorenzo al Prato,
Via degli Scardassieri 47,
Sesto Fiorentino

Resistenze. Operai

A partire dalla lotta di manodopera straniera in maggioranza pakistana nel distretto tessile di Prato, la ricerca sul campo di Filippo Maria Gori sta documentando la loro vertenza che ha come slogan «8 ore 5 giorni» e anche «tocca uno tocca tutti». Diventerà un film documentario.
Una giornata dedicata alla condizione dei lavoratori, in protesta e sotto ricatto.
A seguire il concerto serale: racconterà in musica la vita quotidiana dei lavoratori e delle lavoratrici.

  • Ore 17:30
    Presentazione del documentario cinematografico Una vita più bella, con interventi di Filippo Maria Gori, la troupe del documentario, attivisti e iscritti al sindacato SUDD Cobas.
  • Ore 21:15
    Concerto Canzoni d’amore e di contributi di lastanzadigreta, con Leonardo Laviano, Flavio Rubatto, Jacopo Tomatis.

Ingresso libero

Vi aspettiamo e passate parola!

Locandina dell'evento «Resistenze. Operai». Il testo è riportato nel post.