Sabato 15 luglio E’ Zezi in concerto

Sabato 15 luglio 2023, alle ore 21:15,
presso Villa San Lorenzo, in Via Scardassieri 47 a Sesto Fiorentino

Giornata insieme agli E’ Zezi
Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco

Il gruppo operaio E’ Zezi in una foto in bianco e nero che ne ritrae i componenti travestiti da pazienti e infermieri tutti molto malmessi di un improbabile ospedale da campo

Programma

Ore 19:30

Proiezione del documentario Almeno i nomi di Antonietta Lapenna.
Una doppia maschera: un Pazzerello e un Pulcinella con la gonna e un mezzo fantoccio di vecchia sull’addome. Questa doppia maschera, ’a Vecchia ’o Carnevale, era la preferita dai napoletani; questo rituale è scomparso dalle strade di Napoli da circa 35 anni ma è ancora vivo nei ricordi.

Ore 20:30

Un rinfresco per tutti.

Ore 21:15

Concerto degli E’ Zezi – Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco.
Gli E’ Zezi – Gruppo Operaio sono un gruppo musicale napoletano formatosi verso la metà degli anni Settanta con l’intento di comporre una visione della musica popolare diversa da quella della classe borghese. Negli anni a venire hanno dato vita a un fenomeno culturale e non solo musicale che ha abbracciato anche il campo delle arti visive e del teatro con le esperienze di Zezi Teatro e con le mostre fotografiche itineranti.

La serata è dedicata a Marcello Colasurdo

Ingresso gratuito

Vi aspettiamo!

È morto Marcello Colasurdo

Una foto che ritrae Marcello Colasurdo con un grosso megafono in testa a un piccolo corteo di suonatori festanti in una strada di Sesto Fiorentino.

Le foto che trovate in allegato sono state scattate il 1 maggio 1993 durante il corteo sindacale a Sesto Fiorentino. In una Marcello suona la sua tammorra e nell’altra col megafono annuncia l’evento del pomeriggio: un concerto del Gruppo operario di Pomigliano d’Arco E’ Zezi presso il Circolo Arci La Costituzione per inaugurare una grande mostra sull’attività del Nuovo Canzoniere Italiano e dell’Istituto Ernesto de Martino.

Quel giorno il nostro Istituto cominciava la sua vita sestese; si presentava e aveva scelto, Franco Coggiola aveva scelto, come biglietto da visita proprio quel gruppo musicale che Marcello Colasurdo aveva contribuito a fondare una ventina di anni prima.

Marcello è morto stamattina dopo un lungo periodo di malattia e di difficoltà. I giornali e il web dicono che «è morto il re della tammurriata», molisano di origine ma protagonista indiscusso della musica popolare campana.

Dopo gli E’ Zezi aveva fondato il gruppo Marcello Colasurdo Paranza e poi con gli Spaccanapoli aveva partecipato al progetto “World music” di Peter Gabriel.

Per noi resta un pioniere del recupero della canzone tradizionale popolare contadina, un protagonista di tante battaglie sociali e politiche nella sua città e in giro per l’Italia, una persona a cui volevamo bene.

Dopo tanti anni gli E’ Zezi torneranno all’Istituto Ernesto de Martino sabato 15 luglio in una giornata tutta dedicata a loro. Sarà l’occasione per un abbraccio collettivo e per alzare al cielo un bicchiere.

I funerali si svolgeranno domani pomeriggio nella chiesa di San Felice a Pomigliano d’Arco.

Una foto che ritrae la testa di un piccolo corteo di suonatori festanti che camminano lungo una via di Sesto Fiorentino; tra gli altri c'è Marcello Colasurdo che, sorridendo, suona un tamburello con sonagli.

InCanto 2023, domenica 8 luglio: Canti, contesse e (rac)conti. Ricordando Paolo Pietrangeli

Proseguono le iniziative di InCanto 2023, rassegna di canto di tradizione orale e nuova espressività in Italia.

Domenica 9 luglio 2023, ore 21:15
presso Villa san Lorenzo,
in Via Scardassieri 47
a Sesto Fiorentino

Canti, contesse e (rac)conti
Ricordando Paolo Pietrangeli

Paolo Pietrangeli ritratto di profilo, sorridente.

In collaborazione con l’Associazione “Avanti avanti… con Paolo”, una serata per Paolo Pietrangeli, cantautore, regista e scrittore italiano: un nostro compagno.

Programma

  • Proiezione del documentario Rosso Pietrangeli di Paolo Di Nicola
  • Concerto con Alessio Lega, Guido Baldoni, Rocco Marchi

Ingresso libero

Vi aspettiamo

È morta Giulia Bosio

Giulia Bosio ritratta di profilo, sorridente, a casa sua, a Milano, poco tempo fa.

Se n’è andato un altro pezzo importante della storia del piccolo mondo dell’Istituto Ernesto de Martino. Ieri ci ha lasciati Giulia Bosio, compagna di Dante Bellamio e sorella di Gianni Bosio. Aveva 92 anni.
Giulia è sempre stata con noi; ha accompagnato per intero la storia del nostro Istituto, del quale era socia ordinaria. Era anche socia delle Edizioni Bella Ciao. Giulia c’era da sempre, anche per noi ultimi arrivati e, fino a che le condizioni fisiche lo hanno permesso, partecipava sempre, insieme a Dante, alla vita del de Martino. Un grande abbraccio ai suoi figli Teresa e Carlo e ai suoi nipoti.

Saluteremo Giulia domani, lunedì 12 giugno 2023, alle ore 11 presso la sua abitazione di Via Cimabue, 4 a Milano.

Ci ha lasciati Luigi Chiriatti

La foto ritrae Luigi Chiriatti mentre canta in piedi di fronte a un microfono con la mano destra sull'orecchio destro per sentire meglio la propria voce.

La foto che vedete qui sopra è stata scattata il 31 maggio 2001 e ci mostra Luigi Chiriatti nel cortile del nostro Istituto durante un concerto degli Aramirè. Purtroppo Gigi ci ha lasciati l’altroieri, giovedì.
Luigi era un ricercatore, un musicista, un editore, un organizzatore di cultura.
La casa editrice Kurumuny era un punto di riferimento anche per il nostro lavoro e Gigi si era impegnato con tenacia per collegare la rinascita della musica popolare salentina al movimento della storia orale e del canto sociale, al Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto Ernesto de Martino.
Grazie a una profonda amicizia e a un vero e proprio sodalizio con Ivan Della Mea e Clara Longhini la sua presenza a Sesto Fiorentino era stata continua e intensa nel tempo ed era stata coronata dalla realizzazione di due libri, Il diario di un musico delle tarantate di Luigi Stifani e un importante volume con le ricerche sul campo in Salento di Gianni Bosio e Clara Longhini.
L’ultima volta che lo abbiamo visto è stato nel 2018 in occasione della presentazione del libro della sua Kurumuni Edizioni Terra rossa d’Arneo. Anche quella fu occasione per scambiarci idee, amicizia e progetti che sono rimasti colpevolmente nel cassetto.
Sapevamo della sua malattia ma con lui al telefono non era certo questo l’unico argomento di discussione: al centro c’erano ancora le cose da fare.
Ci mancherà moltissimo.
Siamo convinti che il suo instancabile fare cultura (era ancora direttore artistico del Festival Itinerante La Notte della Taranta) continuerà a ispirare il lavoro di tante persone alleviando così il dolore per la sua scomparsa.
Abbracciamo la moglie Marisa, i figli Francesca, Paolo, Anna, Giovanni, Fabio e Salvatore.