Articoli dell'anno 2022

Alessandro Grassi, “Alagia”: un compagno se n’è andato

Alagia a un banchino dell’IstitutoIeri mattina è morto Alessandro Grassi, per tutti “Alagia”, nostro caro compagno, amico e dirigente dell’Istituto Ernesto de Martino; aveva 64 anni.

Qualche tempo fa arrivò all’Istituto con una vecchia foto in bianco e nero: era un gruppo di bambini che aveva appena celebrato la comunione. Intorno al pievano dell’epoca c’era una parte della gioventù sestese che in qualche modo si sarebbe poi formata negli anni ’70, quelli del nostro personale attacco al cielo. Anche “Alagia” partecipò a quella stagione fatta di sogni e di concrete speranze. Stava in piazza insieme a molti altri ragazzi e ragazze, quando c’era ancora la politica come pratica di vita quotidiana.

Dopo la scuola ha lavorato nel mondo della cooperazione sociale, con le cooperative Arca e Cat, e per molti anni è stato il responsabile del Centro Giovani di Sesto Fiorentino. In questa veste nel 1995 aveva cercato Franco Coggiola per organizzare un concerto con i gruppi musicali che ruotavano attorno al Centro Giovani dando vita al primo rock contest del territorio. Incontrerà nuovamente il nostro Istituto, e in particolare Ivan Della Mea, nel 2004, quando insieme costruimmo le celebrazioni del sessantesimo anniversario della Resistenza con i giovani musicisti della zona. Da lì partì un percorso triennale con le giovani band musicali del territorio che insieme racconteremo nel libro-cd Articolo 1 ieri canti sul lavoro oggi (Il Grandevetro, 2006).

Da allora non ci ha più lasciati e l’Istituto è diventato la sua casa. È stato socio ordinario e membro della Giunta Esecutiva, punto di riferimento organizzativo per la festa del primo maggio e per la rassegna InCanto, co-curatore di molte iniziative discografiche dell’Istituto e figura chiave nel lavoro di catalogazione e inventariazione della nastroteca dell’Istituto: l’amore verso quei nastri, il suo toccarli, ascoltarli, sistemarli negli scaffali, denunciava tutta la sua serietà, il suo rigore e il suo senso di responsabilità. Tutti lo rispettavano per queste doti uniche, compresi i tanti ospiti, musicisti, famosi e non, registi, scrittori, studenti, ricercatori che hanno avuto l’occasione di incontrarlo nella nostra sede e alle nostre iniziative.

Quando ieri abbiamo visto la sua famiglia i figli ci sono venuti incontro dicendo «Quest’anno dobbiamo fare il più bel primo maggio di sempre! Il babbo se lo merita». Siamo noi che non meritiamo la sua assenza.

Alla compagna Cinzia, ai figli Ettore e Andrea, alla sorella Sandra va l’abbraccio di tutte e tutti noi.

Alessandro è esposto alle nuove cappelle del commiato oggi 4 aprile dalle 11 alle 19.

Il saluto ad Alessandro Grassi si terrà domani martedì 5 aprile 2022 alle ore 17 presso la sede dell’Istituto Ernesto de Martino, a Villa San Lorenzo, in Via Scardassieri, 47, a Sesto Fiorentino.

Stefano Arrighetti

InCanto 2022: incontro con la redazione della rivista «Il de Martino storie voci suoni»

InCanto 2022
sabato 9 aprile, ore 17.30,
nella sede dell’Istituto Ernesto de Martino

Una nuova stagione della rivista «Il de Martino» per raccontare gli uomini e le donne del nostro tempo insieme a AISO, Circolo Gianni Bosio, Lega di Cultura di Piadena, Ires Cgil Toscana

Coordina: Mariamargherita Scotti

Introduzione: Antonio Fanelli

Interventi di Bruno Bonomo, Chiara Paris, Stefano Bartolini, Alessandro Portelli

A seguire un evento speciale dedicato all’archivio storico della Lega di cultura di Piadena: Simona Pezzano presenta il volume Campo lungo. Memoria visuale dell’archivio della Lega di cultura di Piadena (Mimesis, 2021)

Nel cortile di Villa San Lorenzo verrà allestita una mostra di fotografie inedite di Giuseppe Morandi (dall’archivio storico della Lega di Cultura di Piadena)

Logo di InCanto 2022

“La storia di una vita”. L’Archivio Bermani di Orta San Giulio

ASCOLTI / MusiCalusca
Libri suoni racconti dal mondo popolare
Calusca City Lights e IL CANTASTORIE ON LINE

“La storia di una vita”
L’Archivio Bermani di Orta San Giulio

Domenica 27 marzo 2022
alle quattro del pomeriggio
presso il CSOA Cox 18, via Conchetta 18, Milano

Incontro con Cesare Bermani e Antonella De Palma

Proiezione del video
“La storia di una vita”. L’Archivio Bermani di Orta San Giulio
e presentazione del quarto numero della rivista
«Officina Primo Maggio»

Cesare Bermani scosta una tenda nel suo archivio

Il quarto numero della rivista «Officina Primo Maggio» contiene un’intervista a Cesare Bermani, uno dei pionieri delle “narrazioni orali per la storia”, come preferisce chiamarle, e storico direttore di «Primo Maggio». Anche di questo si parlerà con lui e con Antonella.

L’archivio di Cesare Bermani si trova presso la sua residenza di Orta San Giulio (Novara) e comprende:

  • 3500 ore di registrazioni
  • un migliaio di cartelle di documenti cartacei
  • una emeroteca, una discoteca, una fonoteca
  • un’enorme raccolta di manifesti, volantini e opuscoli.

Un patrimonio documentale su canti, storie di vita e di lavoro, interviste su eventi legati ai grandi momenti della storia sociale italiana, testimonianze di e su personalità della politica e della cultura nazionale. È in corso la catalogazione per rendere accessibile al pubblico, anche in formato digitale, tutto l’Archivio.

Il video è frutto della collaborazione fra Calusca City Lights, Archivio “Primo Moroni”, Il Cantastorie On Line, Società di Mutuo Soccorso “Ernesto de Martino” di Venezia.

Franco Serantini 50 anni dopo: l’imperativo del ricordo

Università di Pisa – Cdl in Storia
Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Biblioteca Franco Serantini

Franco Serantini 50 anni dopo:
l’imperativo del ricordo

Venerdì 25 marzo, ore 17
Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa
Piazza San Paolo all’Orto, Pisa

Copertina del libro di Michele Battini “Andai perché ci si crede - Il testamento dell’anarchico Serantini” (Sellerio editore Palermo)

Discutono del libro:

  • Stefano Gallo, CNR e Biblioteca Franco Serantini
  • Silvia Pinelli
  • Soriano Ceccanti
  • Ilaria Cucchi
  • Mariamargherita Scotti, Istituto Ernesto De Martino

Libreria Ghibellina
Sellerio editore Palermo

 

Un ricordo di Filippo Crivelli

Filippo Crivelli

La riscoperta della canzone popolare e del canto sociale e politico, la nascita dell’Istituto Ernesto de Martino e il nostro continuare a esserci: a volte penso che tutto sia riconducibile a un evento preciso, lo spettacolo Bella Ciao del Nuovo Canzoniere Italiano a Spoleto nel 1964. Di quel Bella Ciao Filippo Crivelli fu il regista, e anche suo è il merito della formidabile spinta e visibilità che ricevette il lavoro fin lì poco conosciuto di Roberto Leydi e Gianni Bosio.
Filippo è morto domenica 6 febbraio 2022 nella sua Milano, città protagonista di un precedente celebre, Milanin Milanon, del 1962; aveva 92 anni.
La collaborazione con l’etichetta dei Dischi del Sole continuò con la curatela di due dischi dell’amata Milly per la collana Cabaret all’italiana (1965) e poi con un intreccio continuo di lirica, teatro e musica: era un autentico artista globale.
In anni più recenti (inizio di questo secolo), Ivan Della Mea lo coinvolse in un tentativo di una nuova versione del Bella Ciao sulle sollecitazioni di una produzione del Teatro Stabile di Torino: due intense giornate a Sesto Fiorentino, nel cinema dell’Unione Operaia di Colonnata, in compagnia di molti protagonisti del canto popolare italiano.
Il progetto non andò in porto, ma a me resta la conoscenza di una persona curiosissima e molto competente, capace anche di divertirsi e divertire.

Stefano Arrighetti