Articoli dell'anno 2022

Presentazione online della rivista «Il de Martino»

La redazione web della rivista «Il de Martino» presenta

Raccontare l’Italia, il mondo e le loro storie
presentazione online della rivista «Il de Martino»

Foto di copertina del numero 32/2021 de «Il de Martino»: “Storie voci suoni”

Intervengono:
Fabio Dei
Gabriella Gribaudi
Igiaba Scego

Modera:
Alessandro Casellato

Giovedì 17 febbraio, ore 18.30

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“Il de Martino” 32 / 2021 – Storie voci suoni

Copertina del numero 32/2021 de «Il de Martino»: “Storie voci suoni”

Siamo felici di comunicarvi che è stato pubblicato il n. 32/2021 de «Il de Martino», dal titolo Storie Voci Suoni.
«Il de Martino» è la rivista dell’Istituto Ernesto de Martino, dell’AISO, del Circolo Gianni Bosio e della Lega di Cultura di Piadena e viene realizzata con il contributo di IRES Toscana. Il nostro editore è l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Pistoia e la rivista si può ordinare in libreria e on line. I nostri abbonati la riceveranno presto a casa e vi ricordiamo che per i soci dell’Istituto Ernesto de Martino è possibile richiederne copia al 50% di sconto scrivendo all’indirizzo iedm@iedm.it. È possibile, inoltre, scaricarne una versione in PDF qui.

Nel caleidoscopio di voci che aprono il n. 32, Indira Chowdhury, fondatrice e presidente dell’Associazione indiana di storia orale, ci porta alle pendici dell’Himalaya, in una complicata realtà storica e geopolitica. Lorenzo D’Orsi ci spiega la storia del martirologio di Grup Yorum in sciopero della fame sino alla morte per protestare contro l’oppressione del governo guidato da Erdoğan mentre Alfiero Boschiero tratteggia il paesaggio industriale della via Castellana, dove scoppia il caso dello schiavismo tra i lavoratori pakistani della prestigiosa industria Grafica Veneta.
La storia narrata da Luigi Vergallo ci porta invece nel cuore di una palestra milanese di arti marziali dove la pratica dello sport favorisce l’incontro con un’umanità sofferente e in cerca di riscatto che trova negli sport estremi e clandestini e nel reclutamento nella guard labor una difficile e inquietante via di inserimento nella società post-industriale dominata dalla centralità della logistica. Roberta Garruccio contestualizza queste storie nello scenario complesso del capitalismo finanziario facendo dialogare proficuamente la scrittura creativa con la ricerca storico-economica.
Francesca Socrate presenta un ampio saggio con i primi risultati della ricerca in corso su memorie, vissuti e percezioni della vecchiaia durante la pandemia da Covid-19. Nicolò Angius ci parla invece di Isola Posse All Stars, esperienza cruciale della stagione delle Posse.
Le voci, le storie e i suoni della mobilitazione della Gkn di Campi Bisenzio sono al centro degli interventi di Stefano Bartolini e Antonio Fanelli, che provano a ricucire alcune trame complesse che si addensano in questa straordinaria lotta operaia. Dal problema della guard labor e dei costi sociali delle delocalizzazioni alle forme espressive della comunicazione operaia, il cantiere di ricerca, tuttora in corso, prova a focalizzare alcune delle questioni più rilevanti per un rilancio degli studi sulle culture operaie.
Il dossier tematico Storie e memorie del Pci: voci, suoni e miti del comunismo italiano vuole contribuire al centenario del Pci mostrando la fecondità dello studio delle testimonianze soggettive per capire alcuni tasselli della storia del partito e dei suoi militanti (come nel contributo di Maria Luisa Righi sulla biografia di Gramsci) e soprattutto per cogliere la dimensione antropologica del vissuto quotidiano, del sogno collettivo e dell’utopia concreta, tra mito e immaginario, come suggerisce Alessandro Portelli. Le storie di vita (come quella di Luciano Dei registrata dal figlio antropologo Fabio Dei) sono degli strumenti cardine di questa prospettiva di ricerca dal basso nelle pieghe delle memorie collettive e individuali. Anche gli archivi storici si aprono a una lettura più ampia e penetrante del rapporto complesso tra soggettività, esperienze locali e storia nazionale e internazionale (si vedano il contributo di Andrea Borelli sulla Calabria e i giovani sessantottini, la densa nota di Mariamargherita Scotti sull’archivio Secchia e la sua mitopoiesi rivoluzionaria, e l’originalità dei materiali video conservati alla Fondazione Isec di Sesto Giovanni e analizzati da Primo Ferrari e Sara Zanisi). I suoni e le forme espressive, i dischi e i canti del Pci – al centro del contributo di Jacopo Tomatis e Antonio Fanelli – aprono un ulteriore terreno di ricerca per valutare il radicamento dei comunisti nella società italiana e il contributo originale quanto contrastato allo sviluppo dei consumi culturali e alla modernizzazione dei sistemi di comunicazione.

SOMMARIO

  • Editoriale
  • Raccontare alla macchina: una storia infinita di confini e di assenza, Indira Chowdhury
  • Distruggere corpi e fabbricare persone: la resistenza dei Grup Yorum, Lorenzo D’Orsi
  • Se un giorno un viaggiatore… Il multiverso degli interessi e dei lavori nel Veneto del capitalismo flessibile, Alfiero Boschiero
  • «Ti voglio bene, avanti avanti, con te o senza di te». Un ricordo di Paolo Pietrangeli, Stefano Arrighetti

Storie e memorie del Pci: voci, suoni e miti del comunismo italiano

  • Le testimonianze come fonti sulla vita di Gramsci, Maria Luisa Righi
  • Comunismo immaginario: Dante profeta, Gramsci fuggitivo, e una separazione necessaria, Alessandro Portelli
  • «La scure non può cancellare ciò che la penna scrive». Il Fondo Pietro Secchia tra autobiografia e storia del passato recente, Mariamargherita Scotti
  • Evviva il comunismo e la libertà: Cetona 1946, Fabio Dei e Luciano Dei
  • I dischi del Pci, Antonio Fanelli e Jacopo Tomatis
  • Per una storia del Pci calabrese: gli anni Settanta dalle colonne di «questaCalabria», Andrea Borelli
  • Voci e suoni dal Pci a Milano: appunti dagli archivi comunisti conservati da Fondazione Isec, Primo Ferrari e Sara Zanisi
  • Festa dell’Unità di Piadena, anni ’60, foto di Giuseppe Morandi (Archivio storico della Lega di Cultura di Piadena)

Saggi

  • La vecchiaia, all’improvviso. Anziane e anziani nel Covid, Francesca Socrate
  • Isola Posse All Star: sperimentazioni sonore come mezzo espressivo. Riflessioni sul percorso musicale del gruppo insieme a Dee Mo, Nicolò Angius

Storie

  • I denti per terra, Luigi Vergallo
  • Fighting di classe: arti marziali, guard labor e logistica. Nota su una giuntura non ovvia nel nord dell’Italia post-industriale, Roberta Garruccio

Il lavoro si racconta

  • La resistenza degli operai Gkn, Stefano Bartolini
  • «E voi come state?»: la mobilitazione della Gkn di Campi Bisenzio e la ricerca sulla cultura operaia, Antonio Fanelli

Note e recensioni

Il metodo Calegari. Una nota a partire dalla ripubblicazione de La sega di Hitler (di Giovanni Contini); Per un bilancio in forma di racconto sul primo “Festival delle culture popolari” del Circolo Gianni Bosio (di Omerita Ranalli); New York City Trans Oral History Project: mappare attraversamenti e transizioni nello spazio storico della metropoli (di Giulia Sbaffi); Clara Zanardi, La bonifica umana. Venezia dall’esodo al turismo, Milano, Unicopli, 2020 (di Bruno Bonomo); Giulia Novaro, Abitare i margini. Politiche e lotte per la casa nella Torino degli anni Settanta, Torino, Edizioni Gruppo Abele, 2020 (di Luciano Villani).

ISSN 2281-8316
ISBN 978-88-6144-076-0

248 p., € 20,00

Bella Ciao – Song of rebellion

Bella Ciao - Song of rebellion - Locandina

Annunciamo la prima iniziativa di questo nuovo anno e lo facciamo ben consapevoli dei rischi che corriamo con tanta gente giustamente preoccupata di contagi e restrizioni; l’occasione è però molto importante, un vero evento in anteprima da non perdere.
Bella Ciao – Song of rebellion, prodotto dalla Millstream Films da Ala Bianca Group, con la regia di Andrea Vogt e il patrocinio dell’ANPI, il documentario, molto bello, racconta l’origine del nostro canto partigiano oggi più famoso e diventato un planetario inno alla libertà e alla voglia di resistenza contro tutti i soprusi e tutti i fascismi; lo fa con decine di testimonianze di studiosi, storici, partigiani, ricercatori, musicisti, scrittori di tutto il mondo (per saperne di più consultate il sito www.bellaciaodoc.com).
Questo film ha visto anche la collaborazione dell’Istituto Ernesto de Martino, con documenti video e sonori importanti.

Mercoledì 9 febbraio alle ore 18
al Cinema Grotta in via Gramsci 387, Sesto Fiorentino
(ampio parcheggio, vedi al sito www.grotta.it)
proiezione del film

Bella Ciao
Song of rebellion

Ingresso gratuito a invito

Saranno presenti in sala la regista Andrea Vogt, il produttore Paul Russell, il Sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi e il Presidente Nazionale dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo.
L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Ernesto de Martino e dall’ANPI Nazionale con il patrocinio del Comune di Sesto Fiorentino e la collaborazione della Rete degli Studenti Medi di Firenze e del Collettivo 15 Novembre dell’Istituto Calamandrei di Sesto Fiorentino.

Continuate a sostenere l’Istituto Ernesto de Martino!

Addio a Giorgio Vezzani, storico dei cantastorie

Giorgio Vezzani

Fotografia di Teresa Bianchi (www.teresabianchi.it)

Giorgio Vezzani è stato un pioniere della ricerca sul mondo popolare. Il suo lavoro era ben conosciuto anche da noi, a partire da una ricerca fatta dall’Istituto nel marzo del 1966 sui Maggi di Costabona, svoltasi anche grazie alla sua collaborazione. Claudio Piccoli e Tiziana Oppizzi, che stanno continuando online l’esperienza della pubblicazione della rivista «Il Cantastorie», hanno reso pubblico questo ritratto di Giorgio. Anche per noi è il miglior modo di ricordarlo.

 

 

Prossimamente

La mano sinistra di Giovanna Marini prende un accordo sulla sua chitarra

Approfitto della prima newsletter del 2022 per fare gli auguri, con annessi scongiuri, a tutte e tutti. I segnali non sono molto rassicuranti ma, dal fortino dell’Istituto Ernesto de Martino, proveremo comunque a garantire l’apertura della sede e a lanciare iniziative su molti fronti: sta per uscire il numero 32 della nostra rivista e a febbraio proporremo una piccola rassegna di film in sala, presentando in anteprima pubblica i documentari ai quali abbiamo collaborato nel corso del 2021, con un omaggio a Paolo Pietrangeli.
Intanto però vi racconto questa storia: circa un mese fa è arrivata a Sesto una piccola troupe con Salvatore Aloise, giornalista della TV franco tedesca ARTE. Per il loro telegiornale stavano preparando un servizio sulla storia di Bella Ciao e sulla sua diffusione planetaria. Avevano visto su Sky il film Bella Ciao – Song of rebellion con la regia di Andrea Vogt e volevano girare il servizio nella sede dell’Istituto, da dove era partita la riscoperta di questo canto partigiano. Nei giorni scorsi ARTE ha trasmesso il servizio e mi sembra cosa giusta condividerlo con voi.
Inutile dirvi che proprio questo film sarà la nostra prima iniziativa pubblica, il prossimo 9 febbraio alle ore 18 presso il Cinema Grotta a Sesto Fiorentino.
Sarà un evento e segnatevelo sul calendario.